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Alcamo, conguagli costi di costruzione azzerati Una pezza ai ritardi degli uffici comunali

Niente conguagli per chi ha costruito ad Alcamo dal 2017 al 2020 e costo di costruzione confermato pari al 10 per cento dei costi sostenuti. Il consiglio comunale vara uno dei suoi ultimi atti prima del forzato stop alle attività per via delle elezioni amministrative del prossimo ottobre.

Una seduta in cui è emerso l’ennesimo scontro tra l’assise e gli uffici, in questo caso quelli della Direzione 1 che soltanto dopo 4 anni hanno deciso di adeguare la tariffazione che invece avrebbe dovuto essere fatta anno per anno. Alla fine, per evitare l’ira di chi ha costruito in questi anni vedendosi magari recapitare un conguaglio, l’assise ha deciso di “salvare capre e cavoli” approvando un emendamento del consigliere Gino Pitò, parzialmente modificato dal consigliere Saverio Messana e poi votato, in cui si stabilisce di applicare un conguaglio e quindi di annullare la richiesta di differenze pari a 37 mila euro.

Ritirato invece l’emendamento sempre di Pitò in cui si chiedeva di differenziare la tariffa del 10 per cento del costo di costruzione (aliquota che esiste dal 2009, confermata nel 2014 e in base alla quale sono state fatte le previsioni di bilancio, ndr) a seconda della tipologia del manufatto edilizio da realizzare.

Questo perché l’ufficio non aveva realizzato un’analisi dei costi delle entrate previste in bilancio e dunque non sarebbe stato possibile poter andare a toccare questa voce in quanto avrebbe potuto alterare le previsioni di introiti in bilancio.

L’ufficio è finito sotto accusa anche dell’amministrazione comunale per questi ritardi nell’adeguamento delle tariffe dei contributi dei costi di costruzione mai adeguati dal 2017 ad oggi: “La ragione del disagio – ha detto in aula l’assessore alla Pianificazione urbanistica, Fabio Butera – è da individuare nel ritardo con cui l’ufficio edilizia procede ad un adeguamento che dovrebbe essere annuale. Se fosse stato rispettato il termine non si sarebbe posto il problema dei conguagli né sarebbero sorte le polemiche che inquinano il dibattito”.