Primo piano

Partinico, un bene confiscato al servizio delle scuole Il “sogno” di via Colombo

Si mette in moto il progetto di recupero e rifunzionalizzazione degli immobili confiscati alla criminalità organizzata delle vie Colombo e Campobasso a Partinico. Gli edifici diventeranno strutture di servizio per gli istituti scolastici della città. In questi giorni gli uffici del Settore Lavori pubblici, guidati dall’ingegnere Armando Piscitello, si sono attivati per indire le procedure di gare che dovranno portare alla ristrutturazione delle palazzine per un importo di oltre 900 mila fondi.

I fondi sono stati da tempo agganciati dal Comune tramite il ministero dell’Interno che ha ammesso nel 2019 a finanziamento il progetto che era stato presentato dal Comune nell’apposito avviso dell’epoca denominato “Qualifico”. Già nel 2018 la giunta allora in carica aveva varato un atto d’indirizzo per l’approvazione dello schema di convenzione con gli istituti scolastici comprensivi “Privitera-Polizzi”, “Cassarà-Guida”, “Archimede-La Fata”, “Casa del Fanciullo” e “Borgetto-Partinico” per la realizzazione di laboratori di restauro, bricolage, artigianato locale che saranno per l’appunto attivati all’interno di questo bene confiscato.

In questo modo furono poste le basi per aderire all’avviso pubblico Pon 2014-2020 che oggi permette di ristrutturare l’immobile strappato a Cosa nostra in modo proprio da trasformarlo in laboratorio da mettere a disposizione delle scuole per le proprie attività artistiche a sfondo sociale. Il Comune ha deciso di utilizzare la procedura negoziata senza bando con il criterio di aggiudicazione del prezzo più basso e l’esclusione automatica dalla gara delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia.

Adesso si sta lavorando per la stesura dei documenti di gara comprendenti l’avviso indagine di mercato, il disciplinare di gara e tutti gli altri atti necessari per arrivare all’aggiudicazione tramite la centrale unica di committenza Partinico-Borgetto. Da evidenziare che già è stata espletata la gara per l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva esecutiva, coordinamento sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, direzione lavori, contabilità e collaudo delle opere necessarie per il recupero di questi immobili confiscati.

Aspetti questi che saranno realizzati dalla riunione temporanea di professionisti denominata “architetto Aiello Santo Giovanni”, composta dall’omonimo capogruppo, dal mandante Giovanni Imperiale e dalla mandante Tecno Ingegneria Solution srl. Sul fronte dei beni confiscati gli attuali commissari prefettizi del Comune stanno provando a dare un’accelerata per l loro utilizzo: ne è stato acquisito da poco uno che si trova in via Pisa, di recente ne è stato affidato uno in via Mancuso all’Asp di Palermo per portare avanti le propria attività medico-ambulatoriali.