Lavori pubblici

Partinico, nuove estumulazioni al cimitero in attesa della costruzione dei loculi

Nuova mini tranche di estumulazioni in via straordinaria al cimitero per far fronte all’emergenza loculi che oramai da qualche tempo si trascina a Partinico. Gli uffici del Settore Lavori pubblici e cura della città, su input dei commissari prefettizi, in questi giorni hanno proceduto alla pubblicazione del nuovo elenco con cui si avvisano i parenti del defunto delle operazioni di rimozione della salma. Si tratta in questa fase di 30 estumulazioni concentrate nei lotti “I”, “F” e “P”, e in quelli 100, 101, 102, 103 e 116.

Le salme riguardano persone decedute da febbraio a dicembre del 1983. Queste operazioni permetteranno di poter creare nuovi spazi all’interno del cimitero per i nuovi decessi che altrimenti rischierebbero di finire a deposto, con tutte le problematiche igienico-sanitarie che ne deriverebbero specie in questo periodo di altissime temperature. Le operazioni avverranno mano a mano che si presenteranno nuove salme da tumulare.

Da considerare che già nel febbraio scorso erano state estumulate altre 20 salme, sempre per lo stesso motivo dell’impossibilità di poter trovare posti ai nuovi feretri.  Parliamo di un provvedimento tampone in attesa di realizzare i loculi in prefabbricato, il cui iter progettuale è già cominciato da tempo e in bilancio sono già state appostate le somme necessarie.

«Nelle more del compimento dell’iter burocratico per la realizzazione dei nuovi loculi – hanno sempre evidenziate i commissari prefettizi Concetta Caruso, Isabella Giusto e Maria Baratta – allo stato non è possibile in alcun modo ritenere superata la criticità in essere». I parenti delle salme oggetto di rimozione saranno contattati di volta in volta per essere avvisati di questo prelevamento dal loculo per stabilire dove spostare i resti mortali del congiunto, se quindi nell’ossario comune o magari all’interno di qualche cappella di famiglia.

Già alla fine dello scorso anno il Comune andò a raschiare il fondo del barile e qualche nuovo spazio lo si riuscì ad ottenere con le estumulazioni effettuate per i defunti risalenti agli anni 1981 e 1982, i cui posti non sono stati “riscattati” dai congiunti, e quindi così come da regolamento di polizia mortuaria i resti vennero trasferiti nelle cellette dell’ossario comunale. La situazione da tempo è al limite dell’effettiva emergenza e le disponibilità finanziarie del Comune non sono state sicuramente floride in quest’ultimo periodo, specie da quando fu dichiarato il dissesto nel 2018.