Beni culturali

Partinico, è ancora polemica sulla gestione attuale della Cantina Borbonica

Non si placano le polemiche per la gestione della cantina Borbonica di Partinico, oramai da oltre un anno e mezzo aperta solo su prenotazione. Nonostante le rassicurazioni del commissario straordinario Concetta Caruso, che ha preannunciato a breve un accordo con la Pro Loco per la riapertura tutti i giorni, non sono piaciute le dichiarazioni invece con cui la stessa commissaria sosteneva che comunque il sito culturale è stato sempre a disposizione per chi ne avesse fatto richiesta. Il movimento “Partinico Ambiente”, tra i promotori del comitato per la riapertura della Cantina Borbonica, non manda giù questa presa di posizione e torna a denunciare lo stato indecoroso, a suo dire, del sito.

ECCO IL DOCUMENTO INTEGRALE

Da dichiarazioni rilasciate alla stampa locale dalla Commissione straordinaria di Partinico apprendiamo che – con nostra sorpresa – la Reale Cantina Borbonica è aperta, che in tutti questi anni è sempre rimasta aperta – sia pure su prenotazione, s’intende.
E se si parla di “verità”, la diretta conseguenza di questa affermazione potrebbe essere che chi afferma il contrario o è un bugiardo oppure è un cieco.
Eppure basterebbe fare una passeggiata all’esterno ed all’interno delle mura della Cantina per capire che il bene è in stato di semi abbandono e che necessita di una immediata manutenzione. O anche per la manutenzione si deve prenotare?
Eppure, la “criticità” c’è e ha radici lontane. Risale infatti alla delibera n.111 del 20 Dicembre 2017 dell’allora Commissario Straordinario, Ing. Maurizio Agnese, che, con i poteri della Giunta Comunale, decise che si sarebbe potuto accedere al sito solo previa prenotazione presso l’Ufficio Promozione Culturale, Turismo e Spettacolo, motivando tale scelta con ragioni di economicità di gestione. Senza considerare i termini e le modalità di prenotazione che certo non agevolano la fruizione del Bene, è da sottolineare come già allora, e nel corso di questi anni, la cd società civile ha fatto sentire la propria voce per chiedere l’apertura ordinaria e regolare del Bene, senza che si negasse l’assunto di partenza. E cioè che un Bene di tale importanza, e con il suo portato simbolico, DEVE rimane regolarmente aperto, per renderlo vivo, per attribuirgli un ruolo per la rinascita sociale, economica e culturale della Città, e perché a ogni cittadino venga garantito il diritto di fruire e riappropriarsi del proprio patrimonio. Perché un dato è da sottolineare: un cittadino legato maggiormente alla propria città e al proprio patrimonio in una Città ormai preda dei vandali si sentirà anche più propenso a contribuire al decoro urbano con comportamenti responsabili e rispettosi del bene comune, senza delegare tale funzione pedagogica agli impianti di videosorveglianza.
Entrando nel merito della vicenda, questa suggerisce alcuni interrogativi:
1. Con quale “criterio/metodo” sono stati autorizzati gli accessi “non a pagamento” all’interno della Cantina Borbonica?
2. E’ stato negato l’accesso a qualche associazione che aveva richiesto l’uso della Cantina, ed eventualmente con quale motivazione?
3. Con quale metodo si sta procedendo alla riprogrammazione dell’attività della Cantina?
4. In fase di definizione è la stipula di una convenzione con la Proloco di Partinico ed “altre associazioni” con le quali è aperto un confronto per trovare una “condivisione burocratica” per mantenere aperta la Cantina (dichiarazione rilasciata dalla dottoressa Giusto). Con quale metodo la Commissione ha scelto questo iter e i soggetti con i quali dialogare per la futura gestione della Cantina e quali requisiti hanno tali soggetti che invece altre associazioni non possiedono?
5. Esiste una programmazione a medio/lungo periodo che riguarda la gestione della cantina borbonica?
6. Esiste una programmazione a medio/lungo periodo che riguarda la gestione di tutti gli altri beni monumentali, architettonici ed ambientali del nostro territorio?
Ci aspetteremmo delle risposte, che probabilmente non arriveranno.
Dopo anni di barbarie, sarebbe l’ennesima occasione persa per rendere questo nostro paese più civile e democratico.
Partinico Ambiente