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Trappeto, Giardinello e Camporeale, arrivano fondi per riqualificare i centri storici

Figurano anche Trappeto, Giardinello e Camporeale tra i 47 comuni della provincia palermitana che hanno ottenuto parte dei 160 milioni di euro per finanziare progetti di recupero e di valorizzare dei centri storici. Il sostegno è previsto dalla legge 158/2017 (Legge Realacci) e i Comuni finanziati sono stati individuati nell’elenco del decreto del presidente del consiglio dei ministri del 23 luglio 2021 pubblicato nella gazzetta ufficiale in questi giorni.

“I Comuni – spiega Giuseppe Sciarabba, presidente dell’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno – sono stati selezionati in base ai parametri definiti con il decreto ministeriale del 10 agosto 2020 che, oltre al requisito della popolazione sotto i 5 mila abitanti, prevede fattori di arretratezza economica, fenomeni di dissesto idrogeologico, significativo decremento dei residenti, difficoltà di comunicazione e lontananza dai grandi centri metropolitani”.

La legge Realacci, oltre all’istituzione del fondo da 160 milioni, prevede la messa a punto del “Piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni” che definirà le modalità di presentazione dei progetti degli enti e le regole per la loro selezione.

“Le amministrazioni – precisa Sciarabba – potranno intervenire per la manutenzione del territorio nonché per interventi volti alla riduzione del rischio idrogeologico, per la messa in sicurezza e riqualificazione delle infrastrutture stradali e degli edifici pubblici con particolare riferimento a quelli scolastici e a quelli per la prima infanzia, per l’accrescimento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio pubblico. Altri interventi – conclude il presidente dell’Agenzia di sviluppo del Mezzogiorno – potranno prevedere l’acquisizione e la riqualificazione di terreni e di edifici in stato di abbandono o di degrado, l’acquisizione di case cantoniere, il recupero e la riqualificazione dei centri storici, anche ai fini della realizzazione di alberghi diffusi, il recupero di beni culturali, storici, artistici e la valorizzazione dei pascoli montani”.