Slitta al prossimo 18 ottobre l’avvio della refezione scolastica ad Alcamo. Così è stato deciso in accordo tra il Comune, le scuole che hanno sezioni con il tempo prolungato e la ditta che gestisce il servizio, la Siciliana Ristorazione srl. Si parla genericamente di “difficoltà sopraggiunte” e che quindi non è possibile far partire da subito il servizio, così come era stato annunciato.
I pasti si sarebbero dovuti introdurre già dallo scorso lunedì 4 ottobre, consentendo così agli alunni delle scuole materne, elementari e medie che effettuano il tempo prolungato di poter già sviluppare l’intero orario delle attività, quindi dalle 8 alle 16. Ovviamente questo intoppo non permette di poter avviare il tempo pieno e dunque tutto rimandato al 14 ottobre.
Contrariamente ai ritardi che negli anni scorsi è capitato che si verificassero, il problema non è per nulla legato ai tempi dell’appalto. Infatti il servizio di refezione è stato affidato già lo scorso anno scolastico, esattamente a marzo, con contratto firmato con la ditta nel giugno successivo. Ad essere state avanzate delle difficoltà da parte dei dirigenti scolastici riguardo all’utilizzo dei locali. Questioni quindi logistiche che hanno fatto perdere qualche giorno in più di tempo.
L’appalto ammonta a poco meno di 700 mila euro a copertura di un biennio e comunque sino ad esaurimento del numero di pasti ricompresi all’interno dello stanziamento finanziario concesso. Dovranno essere seguite rigorose tabelle dietetiche, differenziate per stagione ed anche a seconda dell’età degli alunni.
Dovrà essere garantita frutta fresca di stagione, olio d’oliva e altri prodotti genuini con somministrazione equilibrata tra proteine, glucidi e lipidi. Il sevizio di refezione ovviamente è garantito per tutte le classi del tempo prolungato. Nel capitolato inserite le tabelle dietetiche che si differenziano a seconda dell’ordine scolastico, quindi materna, elementare e medie.
