Enti locali

Partinico, scadenze Tari verso slittamento. I commissari spostano le date dopo i ritardi

Vanno verso lo slittamento i pagamenti delle tre rate della Tari a Partinico, la tassa sui rifiuti. Il pasticcio dell’invio in notevole ritardo delle cartelle alla fine ha convinto i commissari straordinari prefettizi che governano il municipio a posticipare le scadenze che erano state prefissate ad inizio anno. Ancora non vi sono certezze ma già l’input è arrivato agli uffici comunali dagli stessi commissari che a strettissimo giro di posta annunceranno le nuove date di scadenza.

Ma è verosimile che tutto venga spostato di un mese. Allo stato attuale è stabilito che si paghi quanto dovuto con rate fissate al 30 settembre scorso ed ai prossimi 31 ottobre e 30 novembre. L’ipotesi più accreditata è che tutte e tre le date slittino di un mese esatto anche se sulla tempistica non c’è ancora nulla di ufficiale:

“Sono state appena date agli uffici – afferma la commissaria prefettizia Concetta Caruso – indicazioni per modificare le date, modifiche che saranno comunicate agli utenti mediante un pubblico avviso”. Nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme il Partito Democratico sostenendo che i ritardi dell’invio delle cartelle rischiavano di creare un accavallamento tra due rate, quella di settembre e ottobre.

Ed effettivamente ancora in questi giorni le Poste stanno inviando le cartelle la cui prima rata è scaduta già lo scorso 30 settembre. Problema in realtà, questo, già superato perché gli stessi commissari, ammettendo questi ritardi imputabili però a problematiche organizzative delle Poste, avevano già consentito il pagamento entro i 10 giorni dal ricevimento, eliminando quindi l’intoppo della scadenza della prima rata.

Il problema è che tra il pagamento della prima e della seconda rata adesso i tempi sono strettissimi, sostanzialmente quasi annullati: “Lo slittamento del pagamento solo per la prima rata – ha evidenziato il segretario cittadino del Pd, Gaspare Anzelmo – provoca il pagamento di 2 rate in un solo mese con un forte gravame economico a carico delle famiglie ed imprese”. A questo punto si attende il pronunciamento dei commissari prefettizi con l’ufficializzazione delle nuove date di scadenza.