Cronaca

Alcamo, sgominata associazione a delinquere. Commetteva rapine con sequestri di persona

I carabinieri del nucleo investigativo di Trapani e della compagnia di Alcamo, coadiuvati dallo squadrone carabinieri Eliportato Cacciatori di Sicilia hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Trapani, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 5 persone ritenute responsabili di aver costituito un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di rapine con sequestri di persona e furti a bancomat.

Complessivamente sono state denunciate 8 persone, di cui una deceduta per cause accidentali. Si è stimato che la banda, nei colpi messi a segno, si sia appropriata complessivamente di denaro e beni per un milione e mezzo di euro, entrando illecitamente in possesso anche di una pistola calibro 38.ù

L’operazione è scattata dopo una serie di furti di bancomat e rapine in villa anche violente con sequestro di persona. La banda si sarebbe resa responsabile di 4 furti, di cui 2 consumati, a sportelli Atm e di 3 efferate rapine in abitazione con sequestro di persona, di cui una tentata, avvenute a Custonaci, Erice Casa Santa e in contrada Rilievo a Trapani. I colpi, secondo una stima, avrebbero fruttato denaro e beni per un milione e mezzo di euro. Tra le cose trafugate anche una pistola calibro 38.

Dalle intercettazioni i carabinieri hanno appreso come il gruppo programmasse i colpi nei minimi particolari con numerosi sopralluoghi, pedinamenti delle vittime, e l’utilizzo di modernissime apparecchiature elettroniche, utilizzando telecamere sugli obiettivi designati e finanche Gps sui veicoli delle vittime. Per portare via i bancomat di uffici postali e banche praticavano dei fori sulle pareti di edifici adiacenti e portavano l’Atm con un flex.

Secondo le indagini dei carabinieri gli arrestati sarebbero anche gli autori della rapina violenta a casa dei medici Salone a Erice la notte tra il 21 e il 22 gennaio del 2019. Per quel colpo dopo 8 mesi era stato arrestato uno degli autori. La rapina, che fruttò oltre un milione di euro, venne messa a segno ai danni dei coniugi Renato Salone e Paola Maltese, medici molto noti di Trapani.