Ambiente

Partinico, via i ficus centenari da piazza Duomo? Ambientalisti e politica fanno “muro”

“No” all’espianto dei quattro ficus di piazza Duomo a Partinico. Si alza il coro di ambientalisti e politica sull’ipotesi di dover rimuovere le secolari piante. Un’esigenza emersa nel corso dei lavori attualmente in corso per la riqualificazione dell’area che prevedono la rimozione dell’asfalto e la conseguenza riemersione dell’antica pavimentazione in marmo. A venir fuori alcuni pozzetti della rete fognaria che erano stati nei decenni totalmente ricoperti dall’asfalto.

Da una sommaria ispezione è emerso che la radici di questi alberi avrebbero creato problemi a queste condotte. L’Amap, la società che gestisce il servizio idrico e fognario in città,  si è detta disponibile ad effettuare i necessari interventi ma tra le ipotesi avanzate c’è quella della necessità dell’espianto degli alberi.

A sollevare un dubbio su questa operazione è stato anzitutto il circolo locale dei Verdi di Partinico con Gaetano Costanzo che con chiarezza ha esternato molte perplessità circa la necessaria rimozione dai ficus:

“Se è davvero necessario qualcuno degli enti proposti e degli addetti ai lavori si prenda la responsabilità e lo metta nero su bianco” ha sottolineato Costanzo. Una presa di posizione che viene sposata anche dal portavoce regionale dei Verdi, Carmelo Sardegna:

“La scelta di procedere con l’espianto è non solo superficiale, ma anche irragionevole e priva di qualsivoglia supporto scientifico che sembra essere motivata esclusivamente dal voler intraprendere la strada più breve per definire i lavori di riqualificazione della piazza – si legge in una nota -. Riqualificare significa anche avere rispetto dell’ambiente e della natura. Soprattutto se ciò significa anche preservare la storia e l’identità di una intera collettività. A tal fine verificheremo che gli alberi siano stati sottoposti dall’amministrazione comunale, dalla Soprintendenza, dalla Regione e dal ministero competente, a quanto previsto dalle norme; che tutta la procedura dei lavori rispetti il ‘regolamento di tutela del verde pubblico e privato del Comune di Partinico’. Per questi motivi stamattina, tramite Pec, abbiamo chiesto un incontro urgente alla commissione straordinaria del Comune di Partinico e alla Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Palermo affinché si accantoni definitivamente e senza alcun indugio tale sciagurata soluzione. In caso contrario non esiteremo ad intraprendere, con l’ausilio dei nostri legali, un percorso autonomo di salvaguardia dei quattro storici ficus di Piazza Duomo, al fine di fare emergere eventuali responsabilità ed anche eventuali danni nei confronti della comunità partinicese”.

Valentina Palmeri, deputata regionale portavoce dei Verdi-Europa verde si associa alla richiesta di un incontro urgente chiesto alla commissione  straordinaria  del Comune e alla Sovrintendenza per i beni culturali da parte del gruppo circolo Europa verde-Verdi Partinico e dal portavoce regionale: “Dalle affermazioni rilasciate da alcuni tecnici e fin qui non smentite – afferma la Palmeri – sembrerebbe che gli apparati radicali degli alberi avrebbero danneggiato alcune condotte fognarie. Quei quattro esemplari di Ficus benjamin sono un simbolo della piazza ed un suo segno distintivo e il loro abbattimento comporterebbe un grave danno non solo ambientale ma all’aspetto storico di quest’area. Piuttosto che abbattuti andrebbero invece vincolati. Siamo certi che le imprese coinvolte nei lavori troveranno una soluzione alternativa a quello che sarebbe un vero e proprio scempio”.

A sostenere la battaglia il deputato alla camera del gruppo “Facciamo Eco”, Antonio Lombardo: “L’espianto dei ficus – aggiunge – lo ritengo una scelta sbagliata, soprattutto perché non si sono valutate seriamente le possibili alternative. Questi ficus che rivestono un alto valore simbolico e storico per l’intera comunità. Proprio nell’ottica di una salvaguardia di questi beni, presenterò in questi giorni un’interrogazione al ministero competente per avere alcune risposte al momento mancanti”.