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Carini, Comune fuori dal dissesto, approvato il bilancio e ora via alle assunzioni

“Tra i primi Comuni in Sicilia, ieri sera il Consiglio Comunale ha approvato il Bilancio di Previsione 2021 uscendo di fatto dal Dissesto Finanziario”. Sono le dichiarazioni del sindaco di Carini Giovì Monteleone all’indomani dell’approvazione del bilancio da parte dell’assise.

“Finalmente – aggiunge – si possono fare le 18 assunzioni programmate per dare respiro e riqualificare la pianta organica del Comune, dopo i pensionamenti degli anni scorsi, e possiamo incrementare le ore di servizio al personale stabilizzato l’anno scorso. Ieri sera è stata data prova di responsabilità e coesione”.

Durante la seduta del consiglio comunale non sono mancate le dure contestazioni dell’opposizione, sopratutto dei consiglieri Vincenzo Evola, ex assessore dell’attuale giunta, e Claudio Armetta, anche lui ex assessore della giunta della scorsa legislatura.

“Sono argomentazioni senza fondamento quelle di Evola e Armetta – dice Giovi Monteleone -, basta dire che per la prima volta non abbiamo fatto ricorso ad anticipazioni di cassa dalla tesoreria per pagare stipendi e servizio di raccolta dei rifiuti. Un risultato che si è reso possibile grazie ad un grande lavoro di recupero dell’evasione fiscale fatto dagli uffici, per un totale di 3,2 milioni euro l’anno.  Somme che abbiamo impiegato per pagare servizi, stipendi e saldare i debiti. Il lavoro non è ancora finito, dobbiamo incrementare la capacità di riscossione della Tari, ma questo è un problema comune alla maggior parte delle amministrazioni comunali siciliane che, infatti, non riescono a chiudere i bilanci. Carini è uno dei pochi comuni in Sicilia che è riuscito a venirne a capo. Adesso però – conclude Monteleone – occorre andare avanti confrontandosi più assiduamente con la maggioranza e la giunta. Chiederò agli assessori e ai capigruppo di organizzare più incontri per condividere idee, progetti e soluzioni ai problemi, affinché la maggioranza rimanga coesa e lavori bene nell’interesse della cittadinanza”.