Agricoltura

Partinico, verso i lavori alla rete irrigua, avviato l’iter degli espropri dei terreni

Entra nel vivo l’iter che porterà agli attesissimi lavori di realizzazione della rete di distribuzione idrica del I lotto del Consorzio di bonifica nei territori tra Partinico e Borgetto. In questi giorni il Consorzio di Bonifica Palermo 2, ente che gestisce gli impianti di distribuzione per uso irriguo dell’acqua dell’invaso Poma, porterà a termine l’immissione in possesso dei terreni necessari per l’esproprio dove ci saranno i necessari interventi di ammodernamento delle reti di distribuzione idriche.

Si tratta di diverse decine di terreni in cui è stato validamente apposto il vincolo preordinato agli espropri e dichiarata la pubblica utilità. In questo modo si andranno ad espropriare quei terreni in cui realizzare insistono le aree interessate dalla realizzazione della vasca di compenso in contrada “Baronia” nel territorio di Partinico e la servitù inamovibile di acquedotto che si svilupperà tra i territori di Partinico e Borgetto. In questi giorni sono previsti i necessari sopralluoghi dei tecnici per l’effettiva occupazione degli immobili: il consorzio di bonifica 2 Palermo provvederà a redigere il verbale di immissione nel possesso ed il relativo stato di consistenza dei luoghi.

Parliamo di interventi imponenti pari a 17 milioni di euro che consentiranno, dopo all’incirca un decennio, di tornare ad erogare l’acqua ad un vasto territorio di circa 2 mila ettari che si estende dal potabilizzatore Cicala di Partinico sino ad arrivare a ridosso della costa tra Trappeto e Balestrate, passando per le contrade Margi e Garofalo. Infatti in questa fascia di territorio l’acqua per uso irriguo, proveniente dall’invaso Poma, non viene più erogata proprio per le condizioni vetuste delle reti che facevano disperdere le risorse quasi del tutto per strada.

Questo stanziamento è stato reperito grazie ad una riprogrammazione dei fondi Cipe destinati al territorio partinicese proprio per le infrastrutture al servizio dell’agricoltura. Soldi che rientrano nell’ambito di un investimento complessivo da 40 milioni che per l’appunto è stato ripreso, perché rischiava di andare perso per poi prendere altre strade lontane da Partinico. L’iter di riprogrammazione è stato seguito da vicino dal senatore partinicese Franco Mollame, componente a Palazzo Madama della commissione Agricoltura.

Personalmente si è recato proprio al genio civile dove il progetto rischiava ancora di arenarsi. Tempo fa furono sollevati dei dubbi proprio sull’iter espropriativo: in visita a Partinico venne il deputato alla Camera Antonio Lombardo per interloquire direttamente con il comitato Invaso Poma, organismo formato da agricoltori, sindacati e movimenti di categoria, perché sarebbero stati avanzati problemi sui tempi molto stretti di queste comunicazioni per le espropriazioni e fu evidenziata anche qualche perplessità sulla comunicazioni pienamente trasparente per i proprietari terrieri.

In particolare questo investimento permetterebbe la totale sostituzione delle reti che oltre ad essere obsolete sono anche in cemento amianto; inoltre si prevede l’installazione di un sistema di misurazione e controllo delle erogazioni.