Cronaca

Partinico, scoperto barbiere abusivo, scattano sanzioni. L’artigiano subito messo in regola

Ancora un altro esercizio pubblico artigianale abusivo scoperto a Partinico. La guardia di finanza ha individuato un locale in via Sebastiano La Franca, in centro storico, totalmente abusivo in cui si svolgeva l’attività di barbiere e parrucchiere. Il blitz delle fiamme gialle ha permesso di verificare che il titolare portava avanti questa attività senza aver mai chiesto alcuna autorizzazione al Comune per il rilascio della Scia, la certificazione di inizio attività che andava presentata al Suap, lo sportello unico delle attività produttive.

Senza questo documento, che attesta una serie di regolarità documentali e tecniche legate all’esercizio pubblico, ovviamente non si può realizzare alcuna forma di attività imprenditoriale o artigianale. Ecco perché per il titolare è scattata la notifica di violazione amministrativa e il sequestro cautelare del locale. Le sanzioni sono previste dall’articolo 5 della legge 174 che recita testualmente: “Nei confronti di chiunque svolga trattamenti o servizi di acconciatura in assenza di uno o più requisiti o in violazione delle modalità previsti dalla legge, sono inflitte sanzioni amministrative pecuniarie da parte delle autorità competenti per importi non inferiori a 250 e non superiori a 5 mila euro”.

Accanto al provvedimento delle fiamme gialle, si affianca adesso anche quello del Comune con l’ordinanza dirigenziale emessa dagli uffici del Servizio 2 dello sviluppo economico del territorio. Anzitutto è stato verificato, e confermato, che agli atti d’ufficio non risulta alcuna segnalazione certificata di inizio attività presentata dall’artigiano che vi svolgeva l’attività di barbiere e parrucchiere. Si è quindi proceduto all’emissione della cessazione dell’attività di barbiere e parrucchiere e la contestuale chiusura dei locali.

Il titolare si è comunque messo subito in regola, chiedendo le dovute autorizzazioni al Comune subito dopo il blitz delle fiamme gialle. Ecco perchè è stata emessa un’ordinanza di dissequestro delle attrezzature e dei locali e dunque l’artigiano potrà tornare a lavorare nei parametri di assoluta legalità.