Enti locali

Borgetto, frigge la sedia del sindaco, depositata la mozione di sfiducia

Con la sottoscrizione in calce di ben 9 consiglieri comunali sui 12 dietro gli scranni, questa mattina è stata depositata la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Luigi Garofalo. A questo punto il presidente del consiglio avrà tempo di convocare l’assise tra lì’11° e il 30° giorno da quando è stata depositata la mozione per convocare l’assise per la discussione. I numeri ci sono ampiamente per far passare l’atto.

Per rendere esecutiva la decadenza del sindaco, e di conseguenza del suo esecutivo e anche del consiglio stesso, basterebbero i due terzi dei consiglieri, quindi 8 su 12. Diverse le motivazioni che sono state riportate nell’atto di sfiducia che, come precisa la legge regionale in materia, deve essere ovviamente motivato: dalla mancata attuazione di mozione e interrogazioni, alla gravi carenze idriche mai superate, alle “spese non rispondenti alle disposizioni di legge”, ai mancati controlli di scavi di ditte private nel territorio, passando anche per le carenze di personale tecnico mai affrontate e superate.

Si parla poi di mancati adempimenti di legge per la trasparenza nel sito del Comune e un errato utilizzo delle risorse umane del Comune che ha portato in alcuni casi a eccessivi sovraccarichi ed in altri a demotivazioni. Infine si parla anche di mancata programmazione per il reperimento di fondi sovracomunali. Tra i 9 sottoscrittori figurano non solo i 4 consiglieri dell’originaria opposizione del Movimento 5 Stelle ma anche altri 5 consiglieri che hanno fatto parte dell’oramai sfaldata maggioranza che era stata eletta al fianco del primo cittadino.

Dal suo canto il sindaco Garofalo ha sostenuto di avere lavorato su tanti fronti e superato molte emergenze, a cominciare la bilancio che è stato recentemente approvato e riequilibrato: “Forse qualcuno si dimentica in che stato era questo ente locale tre anni fa quando ci insediammo – precisa Garofalo -. Veniva da un dissesto finanziario, da una gestione commissariale in seguito ad uno scioglimento per infiltrazioni mafiose. Ci sono state diverse emergenze che abbiamo aggredito, certamente bisogna continuare ad andare avanti per portare a compimento il lavoro già iniziato. Penso alle tantissime spese superflue e alle internalizzazioni portate avanti da questa amministrazione e che hanno portato dei benefici finanziari importanti”.