Dal consiglio comunale straordinario convocato oggi a Borgetto è venuto fuori inequivocabilmente che oramai l’ampia maggioranza dell’assise vuole la testa del sindaco Luigi Garofalo. Dopo il deposito ieri della mozione di sfiducia, sottoscritta da ben 9 consiglieri su 12 (per approvarla basterebbero 8 voti), questa mattina è arrivata solo al conferma del clima di alta tensione contro il primo cittadino.
Il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha parlato di “inadempienze e incompetenze” da parte del governo cittadino, la Nuova Dc ha invece premuto sulle gravi carenze idriche e le strade malconce. Infine il consigliere Alessandro Santoro, vicesindaco di Garofalo sino a pochi giorni fa prima delle sue dimissioni presentate in aperta polemica con l’operato del primo cittadino, ha puntato il dito sulla perdurante crisi politica e sulle responsabilità dello stresso Garofalo per questo continuo stallo.
Il consiglio per la trattazione della mozione di sfiducia, come da norma in materia, dovrà essere convocato tra l’11° e il 30° giorno dal deposito del documento.