Per ricordare l’anniversario del terribile omicidio di Paolo La Rosa, l’It “Dalla Chiesa” di Partinico ha organizzato un’assemblea di istituto. In modalità virtuale, quindi con connessione da remoto, studenti e docenti domani, mercoledì 23 febbraio, a partire dalle 9,30 si collegheranno per partecipare al dibattito ricordando la tragedia, ma soprattutto riflettendo sul tema della violenza giovanile. La Rosa fu ucciso a 21 anni il 24 febbraio a Terrasini al culmine di una lite per futili motivi con un coetaneo, tutt’ora sotto processo. In tal senso è stato realizzato un post su facebook in cui si annuncia l’evento.
Era il 24 febbraio 2020 quando a Terrasini – a seguito di una brutale aggressione per futili motivi – veniva ucciso da un coetaneo il giovane Paolo La Rosa.
Lo scorso anno, raccogliendo l’invito rivolto dalla madre (prof.ssa Loredana Zerbo) attraverso una lettera aperta, i nostri studenti hanno affrontato in classe il tema della violenza tra giovani, partendo proprio da questa tragica storia e realizzando disegni e scrivendo lettere, riflessioni e poesie.
Una ricca produzione, carica di dolore ed emozioni, che è stata consegnata proprio in questi giorni dal referente alla legalità dell’istituto, prof. Pierluigi Basile, ai suoi familiari.
“A due anni di distanza i tanti fatti di cronaca legati a questo delicato argomento – dice il prof. Basile – ci hanno però convinto che bisogna continuare a far riflettere i giovani sul valore della vita e sull’assurda scelta di chi osa distruggere esistenze con cieca crudeltà”.
Da qui nasce l’idea – condivisa dai rappresentanti d’istituto – di ricordare Paolo con un’assemblea virtuale aperta agli alunni che si svolgerà questo mercoledì a partire dalle 9:30.
“Con quest’assemblea e attraverso la storia di Paolo – scrivono i rappresentanti degli studenti – speriamo di sensibilizzare i ragazzi della nostra scuola e intendiamo far capire loro che per risolvere i problemi non bisogna mai ricorrere alla violenza”.
L’augurio di tutti è che anche grazie a questi momenti simili episodi non avvengano più e si promuova una cultura della comprensione e dell’ascolto”