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Alcamo, via libera all’ennesima antenna di telefonia mobile con prescrizioni

Nasce una nuova stazione radio base in pieno centro storico ad Alcamo. Arrivano le autorizzazioni di tutti gli enti preposti per la messa in funzione dell’impianto di telefonia mobile in via Ariosto. Si tratta dell’ennesimo impianto di questo tipo che viene realizzato in centro urbano. Ad aver dato il loro ok, in alcuni casi con alcune prescrizioni, sono stati tutti gli enti interessati.

Ad esempio l’Arpa, l’agenzia regionale protezione ambiente, ha dato parere tecnico previsionale positivo con prescrizioni “sui livelli di campo elettromagnetico attesi in seguito alla nuova installazione”; allo stesso modo è arrivato l’ok di Soprintendenza, Comune e  Genio civile. A conclusione dell’istruttoria determinata attraverso l’apposita conferenza di servizi è stata dichiarata la “conclusione positiva”.

Ad accendere l’impianto è la compagnia Iliad, sbarcata in Italia da qualche anno, che ha scelto un’area strategica nel centro storico, una parallela della più conosciuta via Crispi in cui è ubicato l’ospedale. In passato sulle installazioni di telefonia mobile ad Alcamo si sono consumate non poche polemiche per il presunto numero eccessivo di autorizzazioni.

Al momento ne risulterebbero in esercizio una sessantina, sparse un po’ ovunque, e non solo all’estrema periferia, come sulla zona di Monte Bonifato, ma anche in pieno centro abitato: figurano nelle vie Maria Riposo, Pietro Lombardo, Piano Santa Maria, Kennedy, Polizzi, Tasso, in viale Europa e in piazza Pittore Renda. Questo quanto si evince dalla mappatura delle stazioni radiobase che è stata fatta attraverso il Sitr, il sistema informatico recentemente attivato dal Comune che consente la consultazione di tutta la documentazione cartografica del Comune e della Regione.

Nella precedente legislatura si sentiva di più la tematica, che aveva come “portabandiera” la consigliera comunale Gina Caldarella. L’allora esponente dell’assise aveva sollecitato più volte dei controlli stringenti, lamentando le scarse risposte arrivate dalla Regione, che ha la competenza in materia, e la blanda pressione esercitata dall’allora amministrazione comunale in carica.

Adesso invece pare che questa preoccupazione sia un po’ scemata, venuta meno, forse passata anche in secondo piano. Anche perché le emergenze ambientale non sono mancate, come quelle legate ai rifiuti. Iliad ha iniziato ad investire in misura considerevole sull’espansione della sua rete proprietaria, aumentando notevolmente il numero di antenne con l’obiettivo di potenziare il suo segnale.