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Partinico, bene confiscato per le scuole, Comune affida appalto da mezzo milione

Affidato l’appalto per il recupero e rifunzionalizzazione degli immobili confiscati alla criminalità organizzata delle vie Colombo e Campobasso a Partinico. Gli edifici diventeranno strutture di servizio per gli istituti scolastici della città. Ad aggiudicarsi la procedura negoziata il consorzio Ciro Menotti di Ravenna che ha offerto un ribasso del 33,3333 per cento sull’importo a base d’asta, per una cifra al netto di quasi mezzo milione di euro. I fondi sono stati da tempo agganciati dal Comune tramite il ministero dell’Interno che ha ammesso nel 2019 a finanziamento il progetto che era stato presentato dal Comune nell’apposito avviso dell’epoca denominato “Qualifico”.

Già nel 2018 la giunta allora in carica aveva varato un atto d’indirizzo per l’approvazione dello schema di convenzione con gli istituti scolastici comprensivi “Privitera-Polizzi”, “Cassarà-Guida”, “Archimede-La Fata”, “Casa del Fanciullo” e “Borgetto-Partinico” per la realizzazione di laboratori di restauro, bricolage, artigianato locale che saranno per l’appunto attivati all’interno di questo bene confiscato. In questo modo furono poste le basi per aderire all’avviso pubblico Pon 2014-2020 che oggi permette di ristrutturare l’immobile strappato a Cosa nostra in modo proprio da trasformarlo in laboratorio da mettere a disposizione delle scuole per le proprie attività artistiche a sfondo sociale.

Il Comune ha deciso di utilizzare la procedura negoziata senza bando con il criterio di aggiudicazione del prezzo più basso e l’esclusione automatica dalla gara delle offerte che presentano una percentuale di ribasso pari o superiore alla soglia di anomalia. Da evidenziare che già era stata espletata la gara per l’affidamento dei servizi di progettazione definitiva esecutiva, coordinamento sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione, direzione lavori, contabilità e collaudo delle opere necessarie per il recupero di questi immobili confiscati.

Aspetti questi che saranno realizzati dalla riunione temporanea di professionisti denominata “architetto Aiello Santo Giovanni”, composta dall’omonimo capogruppo, dal mandante Giovanni Imperiale e dalla mandante Tecno Ingegneria Solution srl.

Sul fronte dei beni confiscati gli attuali commissari prefettizi del Comune stanno provando a dare un’accelerata per il loro utilizzo: ne è stato acquisito da poco uno che si trova in via Pisa, di recente ne è stato affidato uno in via Mancuso all’Asp di Palermo per portare avanti le proprie attività medico-ambulatoriali. Un modo concreto per ridare alla città quel che la violenza mafiosa nei decenni ha tolto alla fruibilità di tutta la comunità con la violenza e il sangue.