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Borgetto, accordo Pd-M5S, la presidenza del consiglio ora è in pugno e c’è già il nome

Accordo politico raggiunto tra i gruppi consiliari del Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico a Borgetto. “Le segreterie locali del Pd e del Movimento 5 Stelle, alla presenza dei parlamentari regionali dei rispettivi gruppi, Antonello Cracolici per il Pd, e Salvatore Siragusa e Luigi Sunseri del M5S, hanno raggiunto un accordo politico-programmatico in sede locale in linea con i percorsi politici già avviati  nel parlamento nazionale e regionale”.

Accordo che arriva a 24 ore esatte dal consiglio comunale convocato per domani sera, martedì 22 marzo, alle 20,30 in cui si dovrà eleggere il presidente del consiglio comunale. E questo significa, in buona sostanza, che il ruolo dovrebbe essere appannaggio di uno dei due gruppi dal momento che insieme sono ben 6 consiglieri sui 12 presenti dietro gli scranni.

Ai 6 comunque potrebbe anche accodarsi l’indipendente di opposizione Vittoria e se così fosse la storia si archivia già qui: il nuovo presidente potrebbe essere eletto già in prima battuta, essendo necessaria la maggioranza assoluta (e quindi almeno 7 voti). Voci insistenti sostengono che il nome più accreditato sarebbe quello di Alessandro Santoro, esponente del Pd e già vicepresidente del consiglio e vicesindaco in questa tribolata legislatura.

Si arriva all’elezione del nuovo presidente dopo le dimissioni di Fabio Salamone, fedelissimo del sindaco, il quale ha lasciato contestualmente all’intera giunta in carica proprio al culmine della crisi politica che aveva anche portato alla presentazione di una mozione di sfiducia. Sfiducia che alla fine non è stata più votata in seguito alle dimissioni del primo cittadini, ritirate lo scorso 4 marzo, e al ripensamento di alcuni dei firmatari che avevano fatto venir meno la possibilità dell’approvazione in aula.