Restano in carcere Antonina Vitale e il figlio Michele Casarrubia, entrambi arrestato con un’altra ottantina di persone nel luglio scorso nell’ambito dell’operazione antidroga e antimafia “Gordio”.
La cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso dei legali dei due indagati, ritenendo che le argomentazioni investigative e della Procura siano state argomentate e ben circostanziate.
I due sono stati ritenuti il fulcro di un vasto traffico di stupefacenti con contatti avuti persino con la famiglia romana dei Casamonica. Secondo i loro avvocati non ci sarebbe prove e intercettazioni che inchioderebbero i loro assistiti.
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