Cronaca

Carini, assolto Giuseppe Ferdico, il “re dei detersivi”, il pronunciamento in appello

La Corte di Appello di Palermo ha assolto l’imprenditore Giuseppe Ferdico, conosciuto come il “re dei detersivi”, con investimenti anche nel territorio di Carini, dall’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. L’assoluzione in appello giunge dopo l’annullamento della Cassazione della precedente condanna a 9 anni e 4 mesi. Così dopo anni di procedimenti penali nei confronti di Ferdico, tra cui tre richieste di archiviazione, un’imputazione coatta, un’assoluzione in primo grado, una condanna in appello e un annullamento con rinvio, è passata la linea difensiva degli avvocati Roberto Tricoli, Luigi Miceli e Vincenzo Maiello.

Ferdico risultava indagato per la sua contiguità a “cosa nostra”, in particolare alle famiglie mafiose di Acquasanta e San Lorenzo. A queste si sono aggiunte le dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia, e la corrispondenza sequestrata in occasione degli arresti dei boss Bernardo Provenzano e Salvatore Lo Piccolo.

Assolto nel primo grado di giudizio, Ferdico è stato condannato in appello alla pena di anni nove di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. A seguito del ricorso in cassazione, la suprema corte ha rinviato gli atti alla corte d’appello.

A febbraio è diventata definitiva la confisca del suo patrimonio. La sezione misure di prevenzione, su richiesta della Dda, ha emesso un decreto di confisca del patrimonio divenuto irrevocabile con sentenza della corte di cassazione, per un valore stimato di oltre 100 milioni di euro. Il procedimento di prevenzione nasce dalle indagini eseguite tra il 2006 ed il 2008 dagli specialisti del nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo che hanno ricostruito la “storia economico-finanziaria” dell’importante gruppo imprenditoriale nella disponibilità di Ferdico, leader in provincia di Palermo nel settore della grande distribuzione e dei prodotti per la casa e l’igiene.