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Balestrate, ancora niente bagnini nelle spiagge libere, sindaco bacchetta Regione e Provincia

Restano ancora oggi sguarnite dal servizio di salvataggio con bagnini le spiagge libere di Balestrate. Il Comune per la prima volta quest’anno sta affrontando la difficoltà di non riuscire a trovare una società disposta ad effettuare il servizio, o comunque nei costi che erano stati preventivati.

Il risultato è che ancora a luglio abbondantemente inoltrato lungo le due spiagge, Est ed ovest, non è stata attivata alcuna torretta. Parliamo di uno dei litorali fra i più frequentati, a cavallo tra le province di Trapani e Palermo.

Ogni giorno in alta stagione in migliaia affollano questo arenile e la mancanza di un bagnino certamente sta diventando un problema di sicurezza di non poco conto. Il servizio da garantire per almeno due mesi, secondo quanto detta la legge regionale, è quello della vigilanza e salvataggio nella spiagge libere e nel tratto di spiaggia in concessione con la costituzione di quattro postazioni di sorveglianza e 2 bagnini in ciascuna di esse e chiaramente l’assistenza ai bagnanti come primo soccorso. Gli altri anni già a fine giugno si era riusciti a partire con attivazione delle postazioni dalle 9 alle 19.

“Purtroppo l’associazione che ha sempre espletato negli anni passati questo tipo di servizio a Balestrate quest’anno non è disponibile – afferma il sindaco Vito Rizzo -. La manifestazione di interesse per aggiudicare l’appalto è andata deserta. Una società che eventualmente sarebbe disponibile a espletare il servizio ha chiesto più del triplo rispetto ai costi che il Comune ha sempre sostenuto negli anni passati. Per la copertura dei due mesi di salvataggio a mare negli anni passati Balestrate ha speso per le 4 postazioni attivate 32 mila euro, mentre la società disponibile ne chiede 24 mila per una sola postazione. Stiamo adesso cercando di trovare una soluzione alternativa, vorrei comunque evidenziare che siamo pienamente nei tempi. Ho scritto al presidente della Regione facendo presente che questo servizio, secondo quanto detta la legge regionale 17 del 1998, lo dovrebbe pagare al 50 per cento la Regione, ed al 25 per cento Comune e Provincia. Invece non contribuisce nessuno e sono soltanto i Comuni a farsene carico. Diciamo che se ci fosse questo tipo di impegno economico per l’ente locale sarebbe tutto più semplice”.