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Partinico, antenna di telefonia in pieno centro abitato senza l’ok della Sovrintendenza

Stop alla realizzazione di una nuova antenna di telefonia mobile nel cuore del centro storico di Partinico. Gli uffici del settore Pianificazione del territorio del Comune, con propria ordinanza, hanno imposto la sospensione dei lavori per la mancanza dei pareri rilasciati dalla Soprintendenza e per un’altra serie di difformità che sarebbero state rilevate.

Non solo: è stato intimato lo smontaggio della stazione radiobase e il ripristino dei luoghi. Immediatamente la compagnia telefonica, vale a dire la francese Iliad da tre anni sbarcata in Italia, e il proprietario dell’immobile nel cui terrazzo è stata effettuata l’installazione hanno dato seguito all’indirizzo degli uffici comunali e già nei giorni scorsi sono state effettuate le operazioni di smontaggio.

Situazione davvero insolita quella che ha riguardato la realizzazione di questa antenna di telefonia. Iter che era partito nella sua fase concreta nel gennaio scorso quando la compagnia depositava tramite i suoi tecnici la comunicazione di inizio dei lavori in un immobile di via Bellini, a due passi dalla sede centrale del municipio, per l’avvenuta formazione del silenzio assenso alla Scia, la certificazione di inizio attività.

Tutto appariva abbastanza liscio, anche sulla base delle varie certificazioni tecniche che sono state prodotte dal progettista delle opere che avrebbe asseverato che sull’immobile non erano presenti vincoli per i quali necessitava la richiesta di preventivi nulla osta. Invece gli uffici comunali hanno appurato l’esatto opposto, evidenziando che il fabbricato oggetto dell’intervento ricade in zona ‘A’ del centro storico, ex zona ‘B1’ del piano regolatore generale, e sarebbe anche luogo di “notevole interesse pubblico” e indicato da decreto come area a “bellezza di insieme e panoramica”.

“Le opere in corso di esecuzione – ha certificato l’ufficio del settore Pianificazione del territorio – non risultano supportate dal preventivo nulla osta da parte della Soprintendenza ai Beni culturali di Palermo”. Non solo: sempre sulla base delle contestazioni del Comune non sarebbe stata dimostrata la conformità urbanistica dell’immobile oggetto di intervento. Sul posto polizia municipale e tecnici comunali hanno accertato le irregolarità e da qui è partita l’immediata sospensione dei lavori e l’intimazione a ripristinare tutto.