Ambiente

Partinico, accesso agli atti alla Regione per l’inceneritore che non convince

Richiesta di accesso agli atti agli uffici regionali per verificare l’iter che ha portato sin qui alle autorizzazioni per il progetto di inceneritore dei rifiuti a Partinico. Ad averla presentata il gruppo parlamentare all’Ars dei Verdi che vogliono provare a capire quali sono stati i vari passaggi tecnici che comunque convincono poco gli ambientalisti.

Il progetto è stato presentato da una società privata con richiesta di autorizzazione in contrada Sant’Anna, alla periferia di Partinico. Ad essere stata espressa una certa preoccupazione per il tipo di progetto e per la sua portata. GUARDA IL COMUNICATO INTEGRALE DELLA DEPUTATA REGIONALE DEI VERDI VALENTINA PALMERI

Europa Verde-Verdi Sicilia, attraverso i suoi Portavoce regionali Mauro Mangano e Antonella Ingianni, la sua portavoce all’ARS, la deputata, Valentina Palmeri, sollecitati anche dal rappresentante locale Gaetano Costanzo, esprimono la propria preoccupazione in merito al progetto di realizzazione di una piattaforma polifunzionale di trattamento rifiuti solidi speciali in territorio di Partinico. Il progetto in questione prevede infatti la costruzione di un impianto di coincenerimento attivo tutto l’anno.

Dichiarano Ingianni e Mangano: “L’approfondita analisi da noi effettuata coincide, come hanno sottolineato i comitati territoriali sorti spontaneamente in questi giorni, sulla circostanza che la costruzione e l’autorizzazione all’esercizio dell’impianto, non segue le procedure di programmazione complessiva del ciclo dei rifiuti, che affida, per il tramite delle SRR, ai Comuni la determinazione del ‘dove’ e ‘come’ costruire gli impianti per la gestione dei rifiuti, e, quindi, ‘a che costo’, per i cittadini, a salvaguardia dell’interesse pubblico, nè la normativa in materia di appalti. Il Presidente Musumeci non ha voluto far uscire la regione dalla condizione di emergenza in cui si trova da decenni, e incoraggia la realizzazione di progetti come quello in questione, che in una condizione disastrosa generale può facilmente diventare il cavallo di Troia per la creazione di inceneritori in territori che invece hanno vocazioni agricole o turistiche”.

Dichiara, quindi, Palmeri: “Ho avuto modo di leggere la documentazione inerente il Progetto per la realizzazione della piattaforma. Dopo l’esame di quanto depositato ho ritenuto opportuno presentare una richiesta di accesso agli atti agli uffici interessati, al fine di avere chiarezza sull’iter inerente l’autorizzazione dell’impianto, nonché sulle procedure di gara, che sembrerebbero in palese contrasto con la normativa di riferimento, in quanto, si permetterebbe al privato di collocare gli impianti a proprio piacimento, anche in spregio dell’interesse pubblico e del diritto alla salute dei cittadini.

Particolarmente grave – continua Palmeri – risulterebbe la mancata previsione delle zone di ricaduta delle emissioni, che impedirebbe, nei fatti, ai cittadini di Partinico e dei Comuni limitrofi, iniziando da Alcamo, di valutare quali effetti possa arrecare sulla salute e sull’economia della zona. Infine – dichiara Palmeri – è opportuno e necessario venissero chiarite da Musumeci le motivazioni per le quali la ‘Commissione d’inchiesta e di verifica della regolarità delle autorizzazioni degli impianti di rifiuti in Sicilia’, non abbia più proseguito la sua attività dal giorno dell’insediamento dell’attuale assessore regionale al ramo, Baglieri, che serviva a mettere chiarezza su eventuali autorizzazioni illegittime a danno dell’interesse pubblico e ad evitarne di nuove.