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Partinico, i pasticci del Comune, blocca lavori edili ma ritarda parere e perde al Tar

Gli uffici comunali annullano l’autorizzazione ai lavori per la manutenzione di alcuni immobili, la ditta che operava presenta ricorso e incassa la ragione dal Tar. In buona sostanza il Comune non ha effettuato le sue verifiche entro i 30 giorni stabiliti dalla legge e le successive motivazioni di revoca non sono state ritenute sufficienti dai giudici amministrativi. L’oggetto del contendere si è imperniato sulla richiesta avanzata al Suap, lo sportello unico delle attività produttive del Comune, da parte della Pac 2000 società cooperativa nel luglio del 2021.

L’istanza verteva sull’autorizzazione ad effettuare lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria da effettuare in alcuni immobili di contrada “Bisaccia”, con adeguamento ai parametri urbanistici del vigente piano regolatore generale. Trascorsi 30 giorni dalla consegna della Scia, e non avendo ricevuto da parte dell’ufficio alcuna richiesta di conformazione, sospensione o divieto di prosecuzione dell’attività, la ditta ha dato inizio ai lavori.

Ma ad ottobre il Suap informava la stessa ditta dell’avvio di un procedimento finalizzato all’annullamento in autotutela della Scia e il successivo 7 marzo veniva comunicato il provvedimento vero e proprio. La società cooperativa ha quindi impugnato l’atto. Secondo le motivazioni avanzate dal Comune vi sarebbero state delle “violazioni dei parametri normativi” ma l’azione tardiva degli uffici ha reso vano ogni intervento.

Infatti la terza sezione del Tar, senza neanche entrare nel merito di queste presunte violazioni, ha evidenziato che nell’ambito della Scia in materia edilizia, l’amministrazione dispone di un termine di trenta giorni per il compimento della verifica e che può essere valicato solo in casi eccezionali, che in questo caso non si sarebbero ravvisati.

“Nel caso di specie – si legge nella sentenza -, il provvedimento impugnato ha motivato solo sulla ragionevolezza del termine dell’intervento inibitorio tardivo. Per il resto, non risulta essere stata compiuta alcuna istruttoria sull’esistenza di interessi concorrenti in capo a eventuali contro interessati”.