Cronaca

Borgetto, agli arresti domiciliari ingiustamente, arriva risarcimento dallo Stato

Era stato accusato nel 2014 di aver fatto da prestanome all’imprenditore di Borgetto Benny Valenza, venne però scagionato e adesso si vede anche riconosciuto un risarcimento dallo Stato per l’ingiusta detenzione.

E’ la storia di Giuseppe Giaimo, 56 anni, raccontata oggi dalle pagine del Giornale di Sicilia. Giaimo rimase agli arresti domiciliari per quasi due mesi ed è stato assolto da ogni accusa.

Proprio per questo, dopo una prima istanza rigettata, lo stesso 56enne si è visto riconoscere questo risarcimento, assistito dall’avvocato Cinzia Pecoraro. Ad avere emesso la sentenza la I sezione della corte d’appello di Palermo.