Ambiente

Partinico, il “no” del Comune di Partinico potrebbe non bastare per fermare l’inceneritore

Il progetto dell’impianto di coincenerimento dei rifiuti potrebbe andare inesorabilmente avanti anche con il parere negativo del Comune di Partinico. La posizione assunta dagli uffici regionali del dipartimento Ambiente appare abbastanza chiara rispetto a quanto è stato detto nella conferenza di servizio che si è tenuta nei giorni scorsi. L’impressione è che i dinieghi urbanistici avanzati dal Comune arrivino con ritardo e che necessita semmai coinvolgere altri enti per arrivare all’eventuale nulla osta per l’insediamento dell’impianto.

Per l’esattezza si chiamano in causa il dipartimento Energia e il Consorzio di bonifica Palermo 2, chiamati anche loro ad esprimere un loro parere. Il primo perché il procedimento ritenuto da seguire è quello dell’autorizzazione unica collegata al decreto legislativo del 2003 per gli impianti di produzione di energia elettrica da utilizzare per il coincenerimento; il secondo perché tale impianto dovrà utilizzare acqua proveniente dall’invaso Poma, che per l’appunto è gestita dal consorzio di bonifica.

Ecco perché è stato stabilito che la ditta proponente l’impianto dovrà integrare corposa documentazione e questo dovrà dare vita ad un’ulteriore fase di consultazione pubblica. I dinieghi del Comune di Partinico potrebbero essere superabili. Anzitutto secondo gli uffici il Comune avrebbe dovuto dissentire sulla procedibilità dell’istanza “nella pertinente fase di verifica documentale…, ma in tale fase detto Comune nulla ha avuto da eccepire una volta ricevuta la documentazione integrativa”.

Inoltre il municipio non sarebbe intervenuto nel procedimento, né nella fase di richiesta integrazioni, né a seguito della ricezione della nota del dipartimento regionale dell’Urbanistica. Dal suo canto c’è anche la posizione della Srr “Palermo Area Metropolitana” che attraverso il suo referente, l’architetto Leonardo Tola, ha sostanzialmente stoppato questo progetto sostenendo che questo impianto non è previsto nel piano d’ambito della stessa società che ha potere rispetto alla programmazione di tali impianti sul territorio partinicese.