Ambiente

Balestrate, la gestione del depuratore continua a non convincere “Ancora danni e inefficienze”

Torna di nuovo sotto i riflettori il depuratore di Balestrate da dove vengono denunciati ancora sversamenti sospetti e malfunzionamenti. A tornare alla carica è Caterina Licatini, deputato alla Camera che già aveva portato nel paese marinaro la commissione ecomafie ad effettuare un’ispezione sul sito, evidenziando delle gravi problematiche. La parlamentare adesso ha raccolto nuove segnalazioni e parla di un protrarsi di problemi e inefficienze. Ecco la sua nota integrale:

Sono trascorsi due anni da quel sopralluogo con cui le disastrose inefficienze del depuratore di Balestrate sono state messe sotto i riflettori. Eppure, nonostante tutto quello che abbiamo scoperto in Commissione Ecomafie, chi ha in mano la gestione dell’impianto continua spudoratamente a ignorare la necessità di riqualificarlo. 

Ancora sversamenti, ancora inefficienze, ancora danni economici e ambientali. Ho ricevuto l’ennesima segnalazione da parte dei cittadini e ho sollecitato fortemente l’intervento della Guardia Costiera e del Comando Marittimo della Sicilia Occidentale, che ringrazio sempre per il costante impegno. Ma la faccenda è ormai giunta al limite. Con la Commissione Ecomafie a Balestrate abbiamo trovato un impianto in stato di abbandono. Malgrado questo, c’è chi ha sempre negato l’evidenza, sostenendo il pieno funzionamento del depuratore.

I fatti, però, parlano diversamente. I ritardi nell’adeguamento delle infrastrutture in Sicilia toccano livelli vergognosi. Nel caso di Balestrate l’indifferenza dei soggetti gestori è ancora più grave, perché non si tratta solo di un disservizio, ma di un grave rischio per la salute pubblica e di un disastro ecologico devastante per l’Area Marina Protetta del golfo di Castellammare.

Dopo tutte le criticità che abbiamo riscontrato e denunciato, questa continua inerzia è un affronto all’intera comunità e al paesaggio naturale. Un intralcio alle possibilità di rilanciare lo sviluppo del nostro territorio. Proprio in questi giorni, è stata finalmente incardinata la relazione finale dell’inchiesta in Commissione Ecomafie. Sarà fondamentale impiegare tutti gli elementi raccolti in questi anni di lavoro per accertare le responsabilità, fare luce sulla questione, e risolvere una volta per tutte queste gravi inefficienze.