Cronaca

Balestrate, dopo l’omicidio di Vincenzo Trovato ora la movida fa un po’ più paura

A Balestrate si respira aria pesante dopo l’omicidio del giovane Vincenzo Trovato. All’indomani del tragico fatto di sangue non si fa altro che parlare di questo episodio ma quanto accaduto non cambia la quotidianità del paese.

Mentre nella vicina Trappeto, paese di residenza della vittima, il sindaco Santo Cosentino ha deciso di sospendere ogni manifestazione in segno di lutto, a Balestrate invece non accadrà nulla di tutto questo: “Non è stato organizzato alcun cartellone di eventi – precisa Rizzo -, il giorno dei funerali del povero ragazzo anche qui sarà proclamato il lutto cittadino”. Scorrerà tutto come sempre anche se ci si comincia a interrogare se davvero il paese marinaro è sicuro, dal momento che qui in estate le presenze triplicano e  i locali della movida notturna spesso finiscono per diventare un attrattore per certi ambienti criminali.

Sotto questo aspetto il primo cittadino garantisce sulla massima attenzione attorno al paese marinaro: “Certi eventi possono accadere anche con città blindate – evidenzia Rizzo -, personalmente la sera del fattaccio ho visto io in giro due pattuglie dei carabinieri. Mi dicono che in servizio ce ne fossero anche di più. Accanto alle forze dell’ordine da quest’anno ci sono anche le nostre pattuglie della polizia municipale che effettuano servizio notturno grazie ad un finanziamento ottenuto lo scorso anno dal ministero dell’Interno, contrariamente a quanto accadeva negli anni passati. Credo che la sicurezza sia notevolmente garantita”.

A Balestrate di recente c’è stato un potenziamento dei sistemi di videosorveglianza, anche questi acquistati grazie ad un finanziamento del ministero dell’Interno. Ad essere stato acquistato persino un drone, che ha la funzione di monitorare il territorio nell’ottica della  prevenzione e del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. E sempre con i fondi del ministero è stata anche acquistata una nuova auto per il comando dei vigili urbani. Proprio alcune telecamere sono posizionate sul lungomare e quindi hanno ripreso la scena dell’aggressione.

L’omicidio si è consumato a pochi passi dai lidi, luogo della movida notturna per molti giovani. Qui la sera ci sono molte serate danzanti, naturale attrazione per i ragazzi. Purtroppo quanto accaduto sembra riproporre un “film” altrettanto tragico già visto. Due anni fa nella vicina Terrasini, anche questo paese di mare, fu ucciso con una coltellata Paolo la Rosa, 21 anni di Cinisi, anche lui proprio di fronte ad un locale notturno nella piazzetta Titì Consiglio.

Anche in questo caso tutto è nato per futili motivi, il suo assassino Pietro Alberto Mulè, senza pensarci un attimo, estrasse il lungo coltello che si portava dietro e non esitò un attimo a colpire Paolo. La famiglia di Paolo La Rosa da quella tragica perdita ha cominciato una lunga battaglia che mira ad una rivoluzione culturale. Ha dato vita ad una fitta campagna di sensibilizzazione nelle scuole, e non solo, creando anche un’associazione con lo scopo di informare i ragazzi e accompagnarli nell’affrontare un sano divertimento, lontani dai pericoli.