Politica

Partinico, il Pd perde un suo pezzo “storico”, l’ex assessore Provenzano sbotta contro tutti

Lo storico esponente del Pd di Partinico, Gianlivio Provenzano, rompe definitivamente con i Dem. Lo fa attraverso un post su facebook al veleno in cui, seppur senza far alcun nome, lancia strali contro i vertici siciliani e nazionali del partito per le scelte dei candidati “blindati” nelle liste per le prossime elezioni nazionali. Provenzano, che ha avuto spesso dei forti contrasti anche a livello locale nel Pd, questa volta sentenzia la fine della sua esperienza all’interno dei Dem: “Credo che il mio percorso all’interno del Pd stavolta ha subito il colpo di grazia! Seguiranno profonde riflessioni e scelte consequenziali”.

Un rapporto che è stato un continuo “Sali e scendi” a dire il vero, sin da quando una prima volta, contrariamente alla posizione della segreteria locale, decise di fare l’assessore all’interno della giunta del nel primo mandato dell’allora sindaco Salvo Lo Biundo.

Un altro strappo avvenne sicuramente alle europee del 2019 quando pubblicamente lo stesso Provenzano annunciò il suo appoggio ad un candidato di Forza Italia, manifestando la sua scelta di carattere “personale” e non “politica”. Nonostante queste alterne condizioni, l’ex consigliere e assessore rimase sempre dentro il Pd. Ma adesso, almeno a leggere quanto scritto sui social, la storia sembra essere definitivamente chiusa. Ecco il post integrale su facebook:
A tutto c’è un limite!!!
Ho visto le candidature nazionali siciliane del pd, è la grande, ennesima delusione..non lascia spazio ad altre considerazioni.. un PD che ha perso la sua vera anima riformista e progressista. La mia è stata sempre una famiglia legata ai valori del progressismo e del riformismo ma non certo legata a logiche di lottizzazione e spartizioni di convenienza..non si può chiedere ancora che in funzione dei propri valori “storici e familiari” si mandino giù rospi che cozzano con tutto quello in cui per una vita hai creduto. Valori di militanza, impegno, studio, approfondimento e meritocrazia… tutto questo ormai non fa più parte del Pd, piegato a poteri “altri”, siano essi sindacali o legati alle mode del momento..(virologi che si riscoprono politici), addirittura anche piccole vendette personali hanno trovato spazio.

Gli stessi che la scorsa volta hanno attaccato aspramente le scelte di Renzi non hanno fatto nulla di diverso.. scelto i propri, blindati e garantiti in seggi sicuri, la Sicilia terra di conquista di un vice segretario nazionale che sconoscendo tutto della Sicilia si riscopre siciliano DOC addirittura blindandosi da capolista in ben 2 collegi siciliani alla camera, mortificando storie di militanza, di impegno.. storie dirigenziali vere, istanze territoriali e singole storie personali.

Un PD che blinda uomini come Fratoianni, Di Maio, buttando a mare chi il PD lo ha fatto nascere e crescere e lotta giornalmente per affermarne i valori. Evito proprio di commentare il tema del rinnovamento e dei Giovani. Tuttavia queste sono le scelte, e delle scelte politiche i dirigenti devono assumersene la responsabilità, ormai sembra abitudine comune che ogni segretario regionale alle elezioni politiche mira a garantirsi il suo posto blindato trascurando tutti gli altri! per quanto mi riguarda credo che il mio percorso all’interno del pd stavolta ha subito il colpo di grazia! Seguiranno profonde riflessioni e scelte consequenziali.