Politica

Terrasini, la “giravolta” del sindaco a destra? “Macchè, io sempre moderato”

Esplode il caso politico a Terrasini con il sindaco Giosuè Maniaci che ha deciso di schierarsi ufficialmente nelle file di Fratelli d’Italia e di candidarsi per le prossime regionali. Il circolo locale del Pd va all’attacco di Maniaci, accusato di aver fatto una totale giravolta politica, passando da una coalizione di centrosinistra ad uno schieramento di destra. Il sindaco però sostiene di non aver mai avuto alcuna tessera politica e di essersi sempre definito moderato e dunque di non aver tradito la sua coerenza.

“Non avremmo mai potuto pensare – attacca il segretario cittadino del Pd e consigliere comunale Ciccio Perna – che il nostro sindaco, eletto grazie a una coalizione di centrosinistra, potesse compiere questa scellerata scelta in nome di un’ambizione personale. Il sindaco  dovrebbe cominciare a rispettare gli elettori e smettere di considerare i cittadini come voti che camminano”.

“Il Pd ufficiale era contro di me – rilancia Maniaci – ed è stato schiacciato con le nostre proposte e la nostra politica. Io sono un moderato e non sono mai passato dalla sinistra alla destra. Sei anni fa, quando venni eletto per la prima volta, abbiamo fatto le primarie insieme al Pd e le ho stravinte con la mia lista civica. Poi i ragazzi che erano del Pd sono andati via e hanno formato Italia Viva, io non sono mai stato del Pd, mai avuto alcuna tessera di partito”.

In realtà nel Pd ci fu un fortissimo scontro durante le elezioni dell’autunno scorso e alcuni dirigenti del Pd con note ufficiali sostennero proprio il percorso di Maniaci sconfessando la posizione della segreteria locale che invece si schierò all’opposizione. “Il sindaco lo scorso 25 aprile ha ricordato i nostri eroi antifascisti – rilancia Perna – diremmo oggi in maniera ipocrita. Evidentemente ignora che Giorgia Meloni, leader del partito cui Maniaci ha promesso i voti dei nostri concittadini, non riconosce il 25 aprile e anzi lo definisce divisivo”.

“Anzitutto – replica ancora il primo cittadino – andrà come andrà comunque resterò sindaco di Terrasini. Nessuno potrà mai cambiare il modo di essere sempre solidale, con attenzione verso il sociale e i più bisognosi. Non sono mai stato influenzato da logiche politiche che non mi appartengono”.