Ambiente

Castellammare del Golfo, centro e periferie invase dai rifiuti ed è scontro politico

Dalle periferie al centro, a Castellammare del Golfo è emergenza discariche abusive. Tanti gli abbandoni di rifiuti, in alcuni casi anche dati alle fiamme o frazioni di tipo speciale, fattore che comporta tempi molto lunghi per la loro rimozione. Un problema che non è solo una questione di inciviltà secondo il sindaco Nicola Rizzo: gli abbandoni sono frutto di chi non è in regola con la Tari, la tassa si rifiuti, e dunque non fruisce della raccolta porta a porta. Cosa che spinge l’evasore a disfarsi della spazzatura gettandola in strada.

Intanto rispetto al proliferare di queste discariche scatta un’interpellanza in consiglio comunale presentata dal consigliere comunale Giovanni D’Aguanno: “Sono tante, troppe le discariche a cielo aperto lungo le carreggiate e aree del nostro territorio castellammarese. Tale problematica sta divenendo un fenomeno assai diffuso e già nel luglio scorso sollecitai questa amministrazione a prendere urgenti provvedimenti”.

Problematica che non riguarda soltanto le periferie ma anche il centro abitato, come nei casi segnalati nell’area tra le vie Leonardo Sciascia e Aldo Moro: “Chiedo all’amministrazione – aggiunge il consigliere – di conoscere le strategie, e mi auguro anche immediate, per sgomberare le nostre aree comunali da questi cumuli di rifiuti”.

“Auspicavo dal consigliere condanna nei confronti degli incivili – replica il sindaco -. Il problema degli abbandoni si verifica perché ci sono cittadini che non hanno una situazione  regolare sulle dichiarazioni Tari. In tal senso tramite la Soget, azienda che si occupa del recupero tributario per conto del Comune, sono in atto dei controlli sul sommerso che stanno dando anche dei risultati. Inoltre, rimuovere i rifiuti abbandonati non è così semplice sul piano tecnico-burocratico per non parlare poi dei costi enormi che gravano sulla collettività. A questi problemi ci sono da aggiungere quelli della limitatezza dei conferimenti concessi in discarica. Per frenare gli incivili abbiamo avviato delle attività repressive con telecamere ma c’è anche da dire che il territorio è molto vasto e dunque anche difficilmente controllabile per intero”.