Cronaca

Carini, società coinvolta nello scandalo sulle gare truccate nella sanità

Figura anche una società di Carini tra quelle coinvolto nello scandalo sulle gare truccate nella sanità. Si tratta dell’azienda Healtech che compare nell’inchiesta sfociata questa mattina con 10 indagati per un presunto giro di tangenti per centinaia di migliaia di euro e gare truccate per 700 milioni di euro in alcune aziende sanitarie siciliane.

Il titolare di questa società di Carini, Giuseppe Gallina, 54 anni, che risulta essere amministratore, è indagato per riciclaggio ed emissione di fatture false e per lui c’è l’obbligo di dimora.

Gli indagati sono accusati a vario titolo di corruzione, turbata libertà degli incanti, turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, riciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti.  Con lo stesso provvedimento il gip ha disposto il sequestro di oltre 700mila euro che sarebbe il prezzo della corruzione, e, a carico di 3 società, il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione per un anno.

Le indagini, coordinate dal procuratore Maurizio de Lucia, sono state condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Gruppo Tutela Spesa Pubblica di Palermo, e sono la prosecuzione dell’inchiesta denominata “Sorella Sanità”, che, a maggio del 2020, ha portato all’esecuzione di misure cautelari personali nei confronti di 13 persone, tra i quali i manager dell’Asp di Trapani e Palermo, Fabio Damiani e Antonio Candela, già processati e condannati in primo grado. Le indagini hanno accertato nuove ipotesi di corruzione e di turbativa relative ad altre gare pubbliche in ambito sanitario.