Pagamento verso lo slittamento

Borgetto, fine anno amaro, Tari aumentata in unica soluzione

Fine anno amaro per i cittadini di Borgetto che si sono ritrovati sotto l’albero di natale la Tari, tassa sui rifiuti inviata con tre mesi di ritardo e oltretutto non più rateizzabile. Alcuni ritardi tecnici e burocratici degli uffici comunali di Borgetto hanno finito per mettere in piedi questo pasticcio, con un cronico ritardo nell’invio delle cartelle.

Comunque è in arrivo un provvedimento, già preannunciato dal sindaco Luigi Garofalo, che permetterà il pagamento entro marzo anche se ancora si attende che venga messo nero su bianco: “Il sindaco – fa sapere il presidente del consiglio, Alessandro Santoro – ha già preannunciato che a causa di questi ritardi nell’invio delle cartelle sarà posticipato il pagamento al 31 marzo del 2023. Purtroppo ci sono stati dei ritardi degli uffici e delle problematiche di tipo burocratico che hanno causato questo disservizio”.

Una Tari a Borgetto che oltretutto è anche aumentata di circa 100 mila euro, soldi che quindi sono stati spalmati tra le utenze. Rispetto infatti al precedente Pef, il piano economico finanziario, la nuova manovra finanziaria ammonta a un milione e 353 mila euro. A comporre questo costo i 446.562 euro caricati come componente variabile e altri 906.364 euro come componente fissa. “Diciamo che gli aumenti non saranno così pesanti – sostiene Santoro – se si considera che questa cifra sarà spalmata sulle migliaia di utenze. Ci siamo dovuti adeguare a quanto imposto dall’Arera, l’autorità per la relazione delle reti, che ha imposto di rivedere certi parametri. Paradossalmente in tanti di vedranno anche diminuire la cartella sulla base dei nuovi calcoli”.

Le tariffe della Tari devono garantire, così come oramai da tempo impone la legge, la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, ad esclusione dei costi relativi ai rifiuti speciali. Dal costo complessivo del servizio di gestione dei rifiuti sono sottratti il costo relativo alla gestione dei rifiuti delle istituzioni scolastiche nonché le entrate effettivamente conseguite a seguito dell’attività di recupero dell’evasione.

Le tariffe sono differenziate sulla base delle categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione dei rifiuti, così come definite dal vigente regolamento comunale per la disciplina della Tari. Le tariffe sono composte da una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti e da una quota rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito ed all’entità dei costi di gestione.