Lavori di ammodernamento

Partinico, pubblicato bando milionario per il potabilizzatore

Amap pubblica il bando di gara per l’affidamento dei lavori dell’ammodernamento e potenziamento del potabilizzatore Jato di Partinico collegato alla diga Poma. L’importo dei lavori è di 37,8 milioni, di cui 26,3 provenienti dal Pnrr.

Il progetto andrà a risolvere alcuni problemi che si sono manifestati in questi mesi, rendendo l’intero sistema acquedottistico della provincia più sicuro e più pronto ad affrontare eventuali emergenze.

In particolare per il potabilizzatore Jato i tecnici dell’Amap sono partiti dalla constatazione del peggioramento della qualità dell’acqua invasata nella diga Poma e dal calo delle sorgenti accessorie che servono i comuni della costa nord-occidentale da Isola delle Femmine fino a Balestrate. Ad accrescere le necessità di intervento è anche il fatto che l’area servita dal potabilizzatore ha visto un enorme aumento delle necessità, per la sopravvenuta piena operatività dell’aeroporto, per gli insediamenti industriali di Carini e per la presenza turistica che nel periodo estivo porta ad un aumento di circa 90.000 persone da servire.

I tecnici sottolineano come i cambiamenti climatici sempre più spesso incidono in modo drastico sulla qualità dell’acqua, o determinandone una eccessiva torbidità che costringe al fermo degli impianti, come avvenuto nelle scorse settimane e come avviene ormai ogni anno dal 2018, o, di contro, in presenza di alte temperature determinando fenomeni di acidificazione e proliferazione di alghe che incidono enormemente sui processi di potabilizzazione.

“Occorre garantire – scrivono i professionisti che hanno redatto il progetto – che in qualsiasi condizione l’impianto non si fermi e continui a garantire un minimo di 400 litri di acqua potabile al secondo in uscita verso gli acquedotti”. Le condizioni della diga, costruita alla fine degli anni ‘60 e con una previsione iniziale di uso potabile esiguo rispetto a quello irriguo, sono però oggi tali da richiedere un intervento di “rinnovo funzionale” del potabilizzatore ben più corposo di una semplice manutenzione.

Con questo investimento si mira quindi a realizzare “interventi tecnologici già prima del prelievo dell’acqua che permettano più fasi di separazione degli elementi indesiderati, per controllare l’apporto in ingresso e garantire la continuità del servizio”. Sul fronte dei processi di potabilizzazione veri e propri, i tecnici hanno proposto una serie di interventi per il potenziamento delle procedure, in grado di garantire di “annullare qualsiasi rischio fisico, chimico o microbiologico per il consumatore, adottando i sistemi più tecnologicamente avanzati”.