La Procura ha chiuso le indagini attorno al giro di squillo scoperto nella zona di Partinico nel settembre scorso. Operazione culminata con 6 misure cautelari. Provvedimento che è il prologo per la convocazione dell’udienza preliminare davanti al Gip di Palermo che dovrà decidere sull’eventuale rinvio a giudizio degli indagati.
Secondo l’accusa madre e figlia di 20 anni si prostituivano e in base alle richieste dei clienti coinvolgevano anche una minorenne, figlia e sorella delle due indagate. E’ un quadro di profondo degrado quello che è emerso dalle indagini che hanno portato all’inchiesta che si allarga tra Palermo e Agrigento.
Poi ci sono due uomini che avrebbero avuto rapporti con la ragazzina. Altri due invece procacciavano i clienti. L’indagine sulle squillo di Partinico è nata da una costola di un’altra inchiesta. Mentre uno degli indagati veniva intercettato è emerso lo sfruttamento della prostituzione della madre nei confronti delle figlie: una maggiorenne e una minorenne.
Tutto sarebbe avvenuto all’insaputa del marito che lavorava dalla mattina alla sera nei campi. L’uomo non è indagato. I soldi servivano per pagare i debiti e le spese di madre e figlia. Dai venti ai cinquanta euro le tariffe. I clienti erano sempre gli stessi. Adesso la ragazzina sfruttata dalla madre si trova in una comunità protetta.