L’indagine dei carabinieri

Alcamo, arrestato topo d’appartamento, suo complice il fratellino

I carabinieri hanno arrestato un altro topo di appartamento ad Alcamo che si faceva aiutare dal fratellino nei suoi raid. Ad operare il nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Alcamo che hanno eseguito l’arresto su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del tribunale di Trapani su richiesta della locale Procura, un alcamese di 20 anni.

Il provvedimento scaturisce dall’indagine sviluppata attraverso l’analisi di immagini estrapolate da circuiti di videosorveglianza. Ad essere ascoltati anche diversi testimoni. Una serie di indizi ha permesso agli inquirenti di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del 20enne topo di appartamento in merito ad una rapina in abitazione avvenuta lo scorso mese di aprile.

Secondo la ricostruzione del giudice sulla base delle indagini, il giovane insieme al fratello minorenne, si sarebbe introdotto nella casa venendo colto di sorpresa dal rientro dei proprietari. A quel punto i due, per guadagnare la via di fuga con il bottino di monili in oro e 150 euro in contanti, avrebbero spintonato le vittime.

A seguito della dettagliata denuncia, grazie alla minuziosa descrizione degli abiti indossati dai malviventi e da alcuni particolari che i coniugi sono riusciti a ricordare seppur scossi dall’episodio, i carabinieri hanno setacciato le telecamere della zona ascoltando anche alcuni testimoni. In questo modo sono riusciti ad individuare i presunti colpevoli, immortalati da vari impianti di videosorveglianza della zona mentre si allontanavano nel pieno centro cittadino. Per il 20enne sono arrivati gli arresti domiciliari.