I tagli in viale moro e via benevento

Partinico, la strage degli alberi, scontro Comune-ambientalisti

A Partinico gli ambientalisti hanno già ribattezzato quel che sta accadendo come la “strage degli alberi”. Prima la rimozione, ancora in corso, dei pini di viale Aldo Moro. Adesso il taglio di una ventina di fusti in via Benevento nell’area gestita da Amap dove ricade il pozzo ex Eas.

Da una parte l’attacco di Legambiente che ritiene ingiustificata questa operazione, dall’altra la risposta a muso duro del sindaco Pietro Rao che invece parla di necessità per ragioni di sicurezza.

“In viale Aldo Moro –  si legge in una nota del circolo di Legambiente – forse alcuni alberi erano da togliere per garantire l’incolumità pubblica, altri no. Alberi che stanno tagliando probabilmente senza indagini diagnostiche alla base, senza valutazioni di progetto sui probabili danni da rimozione senza contare i danni ambientali che la rimozione totale e contemporanea probabilmente comporterà. Si continua a tagliare indiscriminatamente senza considerare l’utilità, la funzione essenziale, e parliamo di quelli che in questi giorni stanno radendo al suolo in via Benevento, ai piedi di una zona in dissesto idrogeologico con pericolosità P4 e rischio P4”.

Sigle queste ultime che indicano un elevato rischio di disseto idrogeologico, quindi di frane e smottamenti. “Come si evince chiaramente dalle foto scattate prima del loro taglio – replica il sindaco Pietro Rao – alcuni alberi erano già secchi e caduti a terra, altri si erano già spezzati per il vento e sono stati messi in sicurezza. La potatura era necessaria per alcuni alberi che avevano superato i 23 metri di altezza e le cui chiome invadevano la carreggiata, rappresentando un pericolo serio per la viabilità. Qualcuno dimentica che neanche 4 o 5 anni fa un pino è caduto su via Benevento di notte e solo per fortuna non ci sono stati danni alle persone. La società ha fatto un buon lavoro in luogo che da 50 anni non aveva mai avuto un minimo di manutenzione e per questo li ringrazio. Le polemiche sterili le lascio agli pseudoambientalisti che vedono gli alberi tagliati e non vedono l’amianto sotto casa”. Le malelingue sostengono che il taglio sarebbe stato spinto dal sindaco la cui abitazione ricade proprio di fronte a quest’area: “A chi dice questo – aggiunge seccamente – rispondo che a me piace vedere alberi e non cemento! Come a tutti credo”.