La decisione del tribunale

Alcamo, avvocato Comune declassato, sì indennità ma no al danno

Spettano le indennità di risultato e gli arretrati contrattuali nella qualifica di avvocato dirigente ma non i danni da reinquadramento professionale all’interno del Comune di Alcamo. La sezione civile del tribunale di Trapani si è espressa così riguardo al caso di Giovanna Mistetta, l’ex avvocato del municipio che nel 1999 divenne dirigente ma che solo nel 2018 si scoprì che non avrebbe potuto avere diritto a quel ruolo perché quell’incarico le fu dato in via diretta dall’allora giunta senza l’espletamento di alcun concorso o qualsiasi altra procedura ad evidenza pubblica.

Proprio da questo burrascoso caso, con l’avvocato Mistretta andata via dal Comune poco dopo dimettendosi, è scaturito il giudizio in sede civile. Alla fine il giudice del lavoro ha accolto solo parzialmente la domanda dell’ex funzionario. Ha quindi condannato il Comune a pagare all’ex dipendente l’indennità di risultato relativaagli anni 2017 e 2018 e a liquidare gli arretrati contrattuali del contratto dei dirigenti per il periodo 2016/2018 per un totale di 24.252,18, inclusi oneri ed Irap. Somme che diventano un debito fuori bilancio che il Comune è chiamato a riconoscere.

Discorso diverso invece sulla richiesta del “danno” da re inquadramento, essendo stata la Mistretta “retrocessa” a funzionario quando venne fuori la vicenda. Sotto tale aspetto il tribunale ha rigettato la domanda ritenendo che nessuno può riporre affidamento “sulla validità di una delibera con la quale il Comune, senza previo espletamento di una procedura selettiva, le ha attribuito un incarico dirigenziale”. In questo modo è stata quindi confermata la correttezza dell’operato del dirigente pro-tempore del 2018 che ha ripristinato la legalità violata.