“si legittimano gli abusivi”

Carini, il no del sindaco alla sanatoria delle case a mare

Il sindaco di Carini Giovì Monteleone dice con fermezza “no” all’ipotesi di una sanatoria in Sicilia per le case entro i 150 metri dal mare. “L’emendamento proposto dai deputati di Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana per condonare gli immobili sulla fascia costiera costruiti nei 150 metri dalla battigia – attacca il primo cittadino – invece di dare strumenti e risorse per riqualificare le coste legittima chi ha fatto abusivamente un uso privato del mare e del paesaggio. A danno di altri cittadini e del territorio e mette una pietra tombale sui tentativi di chi vuole ripristinare il decoro paesaggistico e restituire un bene prezioso alla pubblica fruizione”.

Monteleone da anni porta avanti una battaglia contro l’abusivismo edilizio e proprio per questo critica il testo, presentato in commissione Ambiente. In pratica se dovesse passare in aula andrebbe a modificare i limiti di edificabilità e permetterebbe di salvare dalla demolizione centinaia di case costruite fra il 1976 e il 1985. Dal 2015 sul litorale di Carini sono stati 1.132 i provvedimenti repressivi emessi, tra ordinanze di demolizione, di inottemperanza alla demolizione, di acquisizione al patrimonio comunale e di sgombero.

Sono state accertate più di 20 lottizzazioni abusive e 303 immobili ricadenti in zona di inedificabilità assoluta sono stati demoliti. Attualmente, sul lungomare Cristoforo Colombo è in corso l’ennesimo intervento di demolizione che interessa solo una porzione di immobile costituita da piano terra, primo piano e secondo piano. L’altra parte è stata acquisita al patrimonio del Comune e sarà demolita a settembre. “L’immobile – spiega Monteleone – è stato sventrato per evitare durante l’estate le occupazioni abusive”. A seguire, sempre nella fascia costiera, saranno demoliti altri sei immobili.

Le demolizioni delle case sono state possibili creando un ufficio ad hoc, collegato al settore patrimonio, per il quale il sindaco ha mantenuto le deleghe. Grazie all’attività degli uffici è stato possibile redigere due regolamenti sia per recuperare fondi da destinare alle demolizioni sia per avere uno strumento che faccia da deterrente per la realizzazione di ulteriori abusi. “Il piano – dice il sindaco – se approvato rischia di vanificare tutti questi sforzi”.