Lavori in corso

Balestrate, si cercano ordigni bellici sotto il costone

Proseguono i lavori di consolidamento e riqualificazione della costa nel tratto compreso tra la ‘Conchiglia’ e la ‘Croce’ a Balestrate e si cercano ordigni bellici. Il cantiere, aperto da maggio, adesso sta prevedendo la chiusura totale di via delle capitaneria di porto per una sorta di bonifica dell’area. Infatti la ditta incaricata dei lavori sta effettuando delicate operazioni di scandagliamento della vasta zona che dal passaggio a livello porta alla strada di accesso al porto. Nello specifico sta facendo delle verifiche sull’eventuale presenza o meno di ordigni bellici inesplosi. Tecnicamente si chiama “attività di bonifica sistematica terrestre” e andrà avanti sino al prossimo 10 novembre, salvo imprevisti.

Per consentire l’intervento è stato chiuso al traffico veicolare e pedonale la via delle Capitanerie di porto nel tratto di strada compreso tra l’incrocio con la via San Giovanni Paolo II e la via Repubblica. Parliamo complessivamente di un appalto da 3 milioni di euro, investimento inserito nel 2016 nel ‘Patto per il Sud’ ma che nel frattempo ha subito una modifica in “espansione”. Infatti il progetto originario era di 1,8 milioni e prevedeva la messa in sicurezza esclusivamente del tratto sottostante ‘Villa Europa’, da tutti riconosciuta con il nome di ‘Conchiglia’ per la presenza in passato della nota discoteca estiva.

Poi l’intervento venne rimodulato e ampliato notevolmente con la messa in sicurezza sino a tutto il costone interno all’area portuale. Verrà effettuato un importante intervento dal punto di vista idraulico, con la realizzazione di 2 collettori per il convogliamento delle acque provenienti dal centro abitato. L’opera, quando sarà completata, restituirà piena fruibilità al porto di Balestrate, motore dell’economia e del turismo locale, dopo le frane che si sono verificate negli anni scorsi e che hanno causato la chiusura di una sua parte per motivi di sicurezza. Si dovrà intervenire sul costone che sovrasta l’area e che presenta un elevato degrado geomorfologico. Il progetto esecutivo ha individuato la soluzione tecnica più idonea per la raccolta delle acque bianche di scolo.