Scatta l’adeguamento

Partinico, insù indennità di sindaco e giunta “Ipocrisia siciliana…”

L’adeguamento delle indennità di sindaco, giunta e presidente del consiglio comunale a Partinico fanno discutere. Si tratta di una legge regionale recepita lo scorso anno e che solo adesso vede l’amministrazione di Partinico procedere all’adeguamento, quindi con decorrenza da ottobre.

In questi ultimi mesi dell’anno l’adeguamento prevede che il sindaco passerà da un’indennità di 3.114,23 a 4.280,95 euro al mese (parliamo di cifre al lordo). La sua vice Tea Speciale da 1.712,83 a 2.354,52 euro. A cascata ci sono aumenti anche per gli assessori e il presidente dell’assise, che sono identici: tutti passano dagli attuali 1.401,40 a 1.926,43 euro.

Ma dal 2024, come prevede sempre la norma stessa, questi aumenti saranno a regime e ulteriormente ritoccati all’insù: a quelle cifre, quindi, bisognerà aggiungere altri circa 500 euro mensili al sindaco, 300 al suo vice e 200 ad assessori e presidente del consiglio. Quindi l’aumento annuale delle indennità complessivamente sarà di 98 mila euro.

Il sindaco Pietro Rao respinge le ombre: “In tutta Italia – sostiene – le indennità erano dettate da una legge mentre in Sicilia sono facoltative, una ipocrisia tutta siciliana. Un adeguamento che si traduce in 403 euro per un assessore non mi sembra scandaloso”.

L’assessore al Verde, Sergio Bonnì, in tal senso ha voluto fare delle precisazioni: “Le  cifre sono al lordo delle ritenute e, cumulate con gli eventuali introiti personali, si riducono a meno di un quarto (è prevista l’indennità al 50% per chi non prende aspettativa dal proprio lavoro, ndr). Io personalmente godo della sola indennità di assessore di 420 euro, pur ricoprendo anche la carica di consigliere comunale”.

“Le somme in delibera non devono ingannare – rilancia il presidente del consiglio Erasmo Briganò -. Quasi tutti gli amministratori siamo impiegati pubblici e ci spetta quindi la metà di quell’indennità. Personalmente non percepisco più di 500 euro mensili al netto. L’adeguamento è stato votato per garantire una remunerazione più adeguata considerato l’impegno e le responsabilità. Poi io personalmente ho messo soldi di tasca mia per fare acquisti per cerimonie istituzionali. Non mi sembra fuori dal momento portare questa indennità da 500 a 750 euro, perché di queste cifre reali parliamo”.