Causa in tribunale

Balestrate, è scontro totale tra Comune e polizia municipale

Sfocia in tribunale il braccio di ferro tra gli agenti di polizia municipale e il Comune di Balestrate. La questione in discussione davanti al giudice della sezione civile di Palermo per una serie di contestazioni avanzate dai caschi bianchi. Ad essere richieste una serie di indennità e maggiorazioni allo stipendio che non sarebbero state riconosciute in alcuni casi, in altri soltanto sino al 2021.

L’amministrazione comunale ha deciso di costituirsi in giudizio ed opporsi sostenendo che quelle somme non sarebbero dovute. I caschi bianchi lamentano il mancato pagamento da anni delle indennità extra allo stipendio base, vale a dire reperibilità, notturni e festivi. In particolare, come si legge nella delibera di giunta guidata dal sindaco Vito Rizzo, si andrà a contrastare la richiesta di “indennità  di servizi esterni”, maturata per alcuni dei ricorrenti dalle rispettive date di assunzione o da altra data da accertare nel corso del giudizio, mentre per altri dipendenti dal giugno 2017.

Ma ad essere pretesa anche “l’indennità di turnazione per i mesi da gennaio a giugno 2022”. Il Comune, al contrario, ritiene che “le pretese azionate dai ricorrenti appaiono destituite di qualsivoglia fondamento sia in fatto che in diritto”. In riferimento all’indennità di servizi esterni, il Comune di Balestrate non avrebbe mai manifestato la sua volontà di istituire e indennizzare questo tipo di istituto per la polizia municipale. Invece, per quel che riguarda la mancata liquidazione da gennaio 2022 della indennità di turno, il Comune argomenta che dai prospetti allegati alle determinazioni di liquidazioni sembrerebbe essere stata, negli anni, corrisposta indebitamente una indennità maggiorata, spettante solo al verificarsi di ben precisi presupposti non riscontrati nei fatti.

Inoltre, sempre secondo l’amministrazione balestratese, la direzione della polizia municipale non ha mai allegato alle determinazioni di liquidazione delle indennità di turno in maniera continuativa e periodica i prospetti riepilogativi che avrebbero dovuto contenere i dati comprovanti la sussistenza delle condizioni legittimanti l’erogazione della indennità.