Continuano le indagini

Partinico, su omicidio Bacchi altri possibili indagati

Non è ancora chiuso il cerchio attorno alle indagini per la rissa culminata nell’omicidio di Francesco Bacchi, il diciannovenne ucciso davanti ad una discoteca di Balestrate la notte del 13 gennaio scorso. Se pare oramai abbastanza cristallino che ci sia un solo indagato con l’accusa di omicidio, vale a dire Andrea Cangemi, 20 anni di Partinico, rimane ancora tutto aperto riguardo a chi ha partecipato a quel tragico raid di violenza. Infatti si stanno ancora identificando coloro i quali hanno preso parte a quella baruffa davanti alla discoteca Medusa di via Palermo.

Alcuni già sono stati individuati,  si parla di 7 tra cui alcuni minorenni. Numeri che non vengono però confermati da inquirenti e Procura stessa. La cosa che appare certa è comunque quella che gli indagati sono destinati ancora a salire. Ancora infatti i carabinieri non sarebbero riusciti a risalire tutti coloro i quali si sono fronteggiati quella tragica notte, si parla di due gruppi che supererebbero la decina di partecipanti in totale. Almeno è quello che si vede attraverso le immagini della videosorveglianza che riprendono quel che è accaduto davanti al locale notturno qualche attimo primo che Bacchi cadesse a terra tramortito dai colpi ricevuti senza più rialzarsi.

L’inchiesta quindi ruota tutta attorno a quel video di pochi minuti in cui si vedono questi due gruppi fronteggiarsi e Bacchi colpito per ben due volte da altrettanti caldi da Cangemi, finito ai domiciliari dopo la decisione del Gip del tribunale di Palermo che ha valutato la giovane età del soggetto e il fatto che fosse incensurato, oltre a vari altri aspetti come ad esempio che non ci sarebbe alcun pericolo di fuga. Per gli inquirenti riuscire a individuare tutti i coinvolti nella rissa è una chiave di volta importantissima. Significherebbe poter contare anche su più testimoni le cui dichiarazioni sarebbero eventualmente da riscontrare e valutare. Certamente più voci sarebbero utili a ricostruire i fatti con maggiore fedeltà.

L’ulteriore tassello alle indagini per l’omicidio Bacchi arriverà poi dall’autopsia, effettuata nei giorni scorsi sul corpo della vittima. Dalle prime evidenze emerse dall’esame svolto al policlinico di Palermo sono emersi sul corpo martoriato di Francesco Bacchi una vistosa ferita alla testa e degli ematomi all’altezza di collo e petto. Adesso si dovranno attendere i canonici 60 giorni per il deposito della relazione che conterrà anche i risultati degli esami tossicologici. La ferita alla testa potrebbe quindi essere compatibile con una caduta all’indietro della vittima, colpito dalla furia di due calci di Cangemi.