Nulla osta

Partinico, la prefettura da l’ok al cambio del nome del liceo

“Nulla osta” dalla prefettura per il cambio di intitolazione del liceo scientifico di contrada Turrisi a Partinico. A questo punto la palla passa esclusivamente nelle mani dell’istituto scolastico che potrà riemettere conferma di cambio di denominazione, dall’attuale “Santi Savarino” a “Peppino Impastato e Felicia Bartolotta”. E’ l’ennesimo, e probabilmente cruciale, passaggio attorno a questa tormentata vicenda che da due anni oramai infiamma anche il dibattito politico. Dalla prefettura proprio in questi giorni è stato espresso parere favorevole al cambio di denominazione nonostante il “no” espresso con una delibera da parte della giunta guidata dal sindaco Pietro Rao. Ora ogni decisione è nelle mani della dirigenza scolastica, dal momento che il parere della giunta non è vincolante.

Sulla base di quanto stabilisce in materia di cambio di denominazione di un istituto scolastico la circolare del ministero della Pubblica istruzione del 1980, la deliberazione è rinviata agli organi scolastici per un riesame da parte del consiglio di istituto. Se quest’ultimo organismo conferma la propria deliberazione, espressa un prima volta nel 2022 in cui per l’appunto si stabiliva di denominare il liceo di contrada Turrisi alla vittima di mafia Impastato e alla madre, si potrà procedere all’intitolazione. L’eventuale decadenza del provvedimento potrebbe arrivare solo in casi di particolare gravità qualora la persona a cui si voglia intitolare l’istituto non abbia commesso gravi fatti in vita. Chiaramente non sarebbe questo il caso.

Il nulla osta della prefettura è stato già trasmesso alla stessa dirigenza scolastica del liceo di Partinico, al Comune e all’ufficio scolastico regionale. C’è da dire che nel frattempo il consiglio di istituto è cambiato così come la dirigente scolastica che si spese per quel cambio di denominazione. Nel frattempo, infatti, ci sono state nuove elezioni per ricomporre l’organismo che è rappresentato dal dirigente scolastico e da studenti, docenti, genitori e personale Ata. E’ andata in pensione anche Vincenza Vallone, che fece partire l’iter di cambio dell’intitolazione, a cui è subentrata nei mesi scorsi Lucia La Fata. A questo punto a loro passa la palla.

Sul nome di Santi Savarino da tempo immemorabile si consumano dubbi e polemiche. Giornalista e senatore della Repubblica, Savarino ha firmato ai tempi del fascismo il manifesto della razza e ha intrattenuto anche rapporti con il mafioso di Partinico Frank Coppola. Ci sarebbe una lettera scritta da Savarino a Coppola che confermerebbe tutto. Vari passaggi all’interno della scuola si sono consumati prima di arrivare alla scelta di voler cambiare il nome del liceo. Infatti prima c’era stato un sondaggio interno agli studenti che avevano scelto in realtà il nome del giudice Rosario Livatino ucciso dalla mafia. Poi però il consiglio di istituto ha cambiato rotta e ha deciso per l’intitolazione al militante di democrazia proletaria e alla madre. Secondo il sindaco Pietro Rao ci sarebbe stata una precisa linea politica di qualche docente all’interno del liceo che avrebbe “imposto” questo nominativo.