Rapporto teso

Partinico, sindaco-Forza Italia, matrimonio finito?

Ai titoli di coda il rapporto (di convenienza) tra il sindaco di Partinico (nella foto a sinistra) e Forza Italia? Possibile. Gli ultimi accadimenti e i fortissimi screzi tra le parti sembrano davvero arrivati al culmine. L’ultimo sgambetto degli azzurri, che hanno votato un emendamento al piano triennale delle opere pubbliche bloccando l’utilizzo di fondi comunali per rifare il manto in erba sintetica dello stadio La Franca, è una cicatrice che difficilmente potrà essere dimenticata.

Al momento, però, non sembrano esserci immediate conseguenze sul piano politico. Il sindaco Pietro Rao ha parlato di pugnalata, ma non ha difeso i suoi assessori, anche quelli di Forza Italia, definendoli persone leali e perbene. Ha accennato a “regia dietro le quinte” alludendo quindi a possibili rancori di qualcuno. Ma di rimettere mano alla giunta non sembrano esserci i presupposti.

A confermare che conseguenze (almeno nell’immediato) non ce ne saranno è anche il delegato provinciale di Forza Italia Francesco Giacalone (nella foto a destra): “Il primo documento di Forza Italia parla chiaro, il secondo ancora di più. Quello che è accaduto in aula si può ricondurre a dialettica politica. E’ interesse del partito realizzare lo stadio: nel secondo documento tra l’altro c’è scritto che mettiamo a disposizione tutte le risorse e conoscenze per migliorare le condizioni socio economiche della nostra città. Dispiace che qualcuno della giunta faccia finta di non capire”.

Un matrimonio che alla fine fu di convenienza, per tutti, e adesso si cominciano ad evidenziare le scorie di un amore che in realtà non è mai sbocciato tra Forza Italia e il sindaco di Partinico. Rao aveva lanciatola sua candidatura a sindaco diversi mesi prima delle elezioni contando però soltanto su liste civiche. Pochi giorni prima della chiusura dei termini per la presentazione delle liste il centrodestra scoppiò, non trovando l’accordo su una candidatura unica. Forza Italia virò quindi su Rao, sapendo che probabilmente era il candidato vincente tra quelli in lizza. A sua volta Rao si mise dentro una vera e propria armata di voti, garantendosi la sicura elezione. Adesso però i nodi vengpono al pettine tra due fazioni politiche che in realtà non hanno mai avuto grande simpatia reciproca.