Ancora polemiche

Partinico, bufera intitolazione liceo, politica ad alta tensione

Sempre più polemiche ad alta tensione politica attorno all’intitolazione del liceo di Partinico che si sta avviando ad essere intestato alla vittima di mafia Peppino Impastato e alla madre Felicia Bartolotta, il cui iter oramai è alle fasi conclusive dopo il nulla osta della prefettura e il nuovo voto favorevole del consiglio d’istituto della scuola.

Ieri gli attacchi del Pd che ha accusato il sindaco Pietro Rao di pesanti ingerenze nella vicenda. La giunta ha deliberato il suo “no” al cambio di intitolazione, parere comunque non vincolante. Mentre in questi giorni gli studenti hanno scritto più lettere aperte sostenendo che la stragrande maggioranza degli studenti sono contrari al cambio di denominazione con Peppino Impastato perché ritenuto personaggio politicamente schierato e perché in un sondaggio i ragazzi avevano stabilito di preferire il nome del giudice vittima di mafia Rosario Livatino.

Il Pd resta convinto che “il primo cittadino, con arroganza e supponenza, calpesta ruoli e funzioni di altre istituzioni, quelle scolastiche in questo caso, sostituendosi abusivamente ad esse e sollecitando e cavalcando spinte populiste e fuori dalle regole di elementari forme di democrazia diffusa e delegata su cui si fondano le nostre istituzioni centrali e periferiche, regole delle quali sembra essere analfabeta”.

Questa mattina Rifondazione comunista calca ancora la mano e parla di “deliri del sindaco perché poveri di contenuti storici e politici”. “Perché la gravità di certe affermazioni a noi non stupisce? – continua la nota – Semplicemente perché le sue posizioni prese ed espresse nel tempo, nella sua poco entusiasmante e brillante carriera politica ed istituzionale, parlano da sole. Alleato a Roma della Lega Nord promotrice di numerosi provvedimenti contro lo sviluppo del Sud e di politiche razziste e xenofobe, alleato nella nostra città di Totò Cuffaro condannato definitivamente a sette anni di reclusione per favoreggiamento verso persone appartenenti a Cosa nostra”.

“Io ingerenze? Sono solo illazioni gratuite e prive di fondamento – ribatte il sindaco Rao -. Semplicemente noi siamo a favore della democrazia, e non a parole ma nei fatti. Gli studenti avevano fatto una scelta verso Rosario Livatino. Forse è stato qualcun altro che ha fatto anche politicamente delle ingerenze con la minoranza di studenti favorevoli a Impastato. Per non parlare poi di alcuni docenti, 8 o 10 non di più, che si arrogano il diritto di scegliere per tutti. Adesso c’è chi ne sta facendo un fatto mediatico, alzando inutili polveroni e mistificando la verità”.