AGRICOLTURA

Partinico, all’agricoltura 12 milioni di metri cubi: il problema è come irrigare

All’agricoltura del comprensorio partinicese andranno 12 milioni di metri cubi di acqua per questa campagna irrigua sino alla sua conclusione, prevista nel prossimo mese di settembre. Questo quanto stabilito dalla Regione nella suddivisione delle scorte idriche dell’invaso Poma di Partinico e potrebbe anche sembrare una buona quota garantita.

Il problema non è di acqua per le campagne del comprensorio dello Jato, paradossalmente, ma semmai di come farla arrivare nei circa 7 mila ettari distribuiti tra Partinico, Borgetto, Terrasini, Balestrate e Trappeto. Ieri si e tenuta un’altra seduta del tavolo tecnico permanente istituto proprio sulla base del monitoraggio delle problematiche connesse all’erogazione idrica dell’agricoltura del partinicese.

Presenti tra gli altri il deputato regionale Vincenzo Figuccia, la presidente del consiglio comunale di Partinico Silvana Italiano, il portavoce del comitato Poma Antonio Lo Baido e un esperto del settore Giuseppe Marino. Resta infatti il problema delle condizioni disastrate delle condotte idriche che fanno stimare una mancata copertura di circa il 50 per cento del territorio per irrigare.

Le reti più disastrate quelle del II e III lotto sollevato; addirittura un intero lotto, il I a sollevamento, è stato del tutto chiuso: stiamo parlando di un territorio di circa 1,3 ettari che si estende dal potabilizzatore Cicala sino ad arrivare a ridosso della costa, passando per le contrade Margi e Garofalo. In quest’area si era arrivati a perdite per oltre il 70 per cento e da qui è arrivata la decisione del Consorzio di Bonifica Palermo 2 di interrompere del tutto l’erogazione.

≪Quest’anno – ha detto Lo Baido – la diga contiene circa 65 milioni di metri cubi, 12 dei quali sono stati assegnati all’agricoltura ma sulla distribuzione persistono troppe criticità che ostacolano l’attività del Consorzio di riferimento≫. A margine dell’incontro si è deliberato di avviare una serie di incontri sul tema, il primo dei quali è fissato per il 5 luglio alle 17,30 presso l’invaso.

≪Con l’avvicendarsi della riforma annunciata dal presidente Musumeci sull’universo consorzi di bonifica – aggiunge Figuccia – si recupera un ordine perduto, cancellando quel marasma che negli ultimi 24 anni ha attanagliato personale, risorse e strutture≫. Nasceranno, così si apprende dal Ddl favorevolmente apprezzato all’incontro, le assemblee consortili, centri nevralgici che eleggeranno il consorzio regionale.