Cronaca

Terrasini, peschereccio affondato. La mamma del disperso: “Fatemi dare sepoltura a mio figlio”

«Sono convinta che mio figlio si trovi ancora nel relitto, voglio dargli una degna sepoltura e per questo chiedo allo Stato di recuperare al più presto il peschereccio». Così Rosalba Cracchiolo, moglie di Matteo e madre di Vito Lo Iacono, due dei tre marinai affondati con il peschereccio «Nuova Iside» al largo della costa palermitana lo scorso 14 maggio.

Oggi pomeriggio la donna, insieme alla compagna di Vito, Giovanna Leone, all’avvocato Aldo Ruffino, legale della famiglia, e al deputato Lorenzo Viviani, ha raggiunto la Camera dei deputati per una conferenza stampa durante la quale la famiglia Lo Iacono ha ribadito la necessità di recuperare il peschereccio, individuato a 1.400 metri di profondità dalla Marina militare.

«Questo è un luogo simbolo dello Stato italiano – ha detto l’avvocato Ruffino – che ha già dimostrato la sua forza in analoghe situazioni, recuperando il Dc9 di Ustica, il peschereccio ‘Giovanni Padrè all’interno del quale furono ritrovati due marinai. E ancora, i migranti del natante naufragato nel canale di Sicilia nel 2015 e il peschereccio ‘Rosinellà. Bisogna agire in fretta – ha aggiunto l’avvocato – e recuperare ancora integro il peschereccio, è un dovere morale ed etico. Il coraggio di Rosalba, Giovanna e Cristina (quest’ultima moglie di Giuseppe Lo Iacono, il terzo marinaio morto ndr) non si fermerà fino a quando non si procederà al recuperò dell’imbarcazione. Abbiamo già fatto dei sondaggi con delle società specializzate che si sono espresse positivamente».