CRONACA

Carini, arrestato allenatore pedofilo

Il ragazzino sarebbe stato sorpreso mentre era da solo negli spogliatoi, l’uomo che l’aveva invitato, pochi minuti prima, a giocare una partita di calcetto assieme a lui e ad altri ragazzi, lo avrebbe costretto a un rapporto sessuale. Per questa brutta storia i carabinieri di Carini e della stazione di villagrazia hanno arrestato un 34enne, V.H.B.: l’accusa, pesantissima, è di violenza sessuale con un minore, nella forma aggravata perché il ragazzino, se bene si dimostra un po’ più grande, ha solo 12 anni. Il 34enne, nato in Germania ma residente a Carini, è stato trasferito in carcere nella sezione speciale per i sospettati di episodi di pedofilia, per prevenire aggressioni nei suoi confronti. Contro di lui non gioca solo il fatto che gli è stato contestato adesso ma anche un precedente, un’altra violenza su minore che gli era costata una condanna di 4 anni. Tra l’altro lo stesso indagato aveva reso una sorta di confessione indiretta ai carabinieri della locale compagnia di Villagrazia di Carini: pochi giorno dopo l’episodio dello spogliatoio era stato accoltellato mentre si trovava ad Alcamo e ha fatto ricollegare le due vicende; per paura era andato a parlare con i Carabinieri, ma aveva sostenuto che la proposta del rapporto era stata avanzata dal ragazzino, l’inchiesta dei militari è stata ordinata dal PM Ilaria De Somma, che ha chiesto e ottenuto un ordine di custodia cautelare emessa dal GIP Lorenzo Matassa. La procura che si è avvalsa della consulenza di una psicologa e il giudice ritengono attendibili il 12enne e la sua versione dei fatti riferita subito dopo quello che era accaduto ai 2 cuginetti. In ogni caso nella graduazione della responsabilità penale se anche la proposta oscena fosse arrivata dal ragazzino cambierebbe qualcosa ma non moltissimo, perché la violenza contro i minori di età inferiore a 14 anni è sempre presunta, l’abuso è sempre considerato gravissimo e il piccolo è ritenuto vittima. La Vicenda riguarda il 25 agosto scorso. In un impianto sportivo nella zona di Carini, prima di una partitella fra amici a una delle due squadre mancava un giocatore, secondo il racconto della persona offesa il 12enne sarebbe stato avvicinato da uno che gli avrebbe proposto di essere il quinto del suo team. Il bambino ha indicato proprio V.H.B. il quale gli fece subito i complimenti. Ai militari il piccolo sostenne che il 34enne gli avrebbe detto che sembrava più grande della sua età. Dai complimenti generici si è passati a qualcosa di più esplicito sullo sviluppo fisico del giovane giocatore e durante la partita, con la scusa dello sport di contatto l’indagato avrebbe più volte allungato poi le mani. Negli spogliatoi rimasti soli sotto la doccia, l’adulto avrebbe poi compiuto un abuso accettato dal ragazzino per paura. La stessa sera del 25 agosto la confidenza fatta ai cugini ai quali il fatto venne raccontato e poi al padre, in maniera censurata ma comunque tale da indurre l’uomo a presentare una prima denuncia ai carabinieri: perché V.H.B. aveva chiesto al figlio la scuola frequentata, indirizzo e numero di telefono. Due giorni dopo, alla mamma il 12enne disse tutto: la denuncia venne integrata, l’indagine si arricchi’ di un elemento molto importante. Il primo settembre ad Alcamo il 34enne subì un’aggressione e fu ferito in maniera superficiale con due coltellate, dopo qualche giorno decise così anche lui di presentarsi ai carabinieri.