CRONACA

Partinico, militante sinistra resta in carcere ad Amburgo: domani sit-in in prefettura

Resta rinchiuso nel carcere di Amburgo Emiliano Puleo, dove è detenuto oramai dallo scorso 7 luglio in seguito agli scontri che si sono verificati per il G20. Ieri si è tenuta l’udienza di convalida che ha confermato la custodia cautelare in carcere per l’attivista di sinistra partinicese di 30 anni, in linea con le decisioni che, nei giorni precedenti, hanno riguardato gli altri manifestanti italiani arrestati durante le contestazioni contro le potenze mondiali.

Il giudice non ha accettato la proposta di liberazione su cauzione formulata dalla difesa: perciò anche Emiliano Puleo è costretto a rimanere ancora dietro le sbarre. L’associazionismo e i partiti di sinistra si stanno mobilitando in seguito proprio a questa decisione: per domani, 22 luglio, è stato organizzato un presidio per chiedere l’intervento del governo italiano per liberare i manifestanti del G20. Appuntamento davanti alla prefettura a partire dalle 17,30.

“Emiliano è stato fermato dopo la manifestazione mentre si stava recando in albergo – dicono gli organizzatori – non ci sono immagini né video che dimostrino comportamenti contrari alla legge. Ha manifestato pacificamente, come ha sempre fatto nei suoi anni di militanza politica”. Secondo le notizie che filtrano da Amburgo pare che Puleo sia stato inchiodato dalla testimonianza di un poliziotto che lo avrebbe riconosciuto in volto come colui che, durante gli scontri, gli ha lanciato contro una bottiglia.

Nel corso dell’iniziativa una delegazione di manifestanti chiederà di incontrare il prefetto di Palermo Antonella De Miro, per consegnarle un documento da trasmettere al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e al ministro degli Esteri Angelino Alfano. “Siamo preoccupati – sottolineano gli organizzatori – attorno a questa vicenda c’è un imbarazzante silenzio delle istituzioni e degli organi di informazioni sull’ingiusta detenzione di una persona che non ha commesso alcun reato. Abbiamo informazioni frammentate sulla condizione di Emiliano e questo non è accettabile, sappiamo che ieri è stato confermato il trattenimento ma non conosciamo ancora le motivazioni”.

“Siamo preoccupati perché la vicenda sta acquisendo, giorno dopo giorno, contorni sempre meno giudiziari e sempre più politici e punitivi – aggiunge Valentina Speciale, segretaria del circolo di Rifondazione Comunista di Partinico -. Ciò trova conferma nelle parole del parlamentare tedesco Martin Dolzer del partito Die Linke, il quale, dopo un colloquio avuto con Emiliano in carcere, ha affermato che attualmente in Germania contro gli italiani che hanno contestato il G-20 è in atto un vero e proprio accanimento. Abbiamo sentito Emiliano sia prima che dopo l’udienza. Nonostante il regime carcerario a cui é sottoposto da ormai 14 giorni, la calma e la lucidità con cui sta affrontando tutto questo ci sono d’esempio”.

A questo punto, dopo l’esito negativo dell’udienza di convalida, i legali di Puleo impugneranno l’ordinanza cautelare dinanzi al giudice del riesame tedesco. “Speriamo in un atteggiamento più imparziale e meno permeabile alle pressioni della politica e dei media teutonici, che invocano il pugno di ferro contro i manifestanti stranieri individuati come ‘capro espiatorio’ di una fallimentare gestione dell’ordine pubblico – rilancia Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista -. In Germania nei confronti dei manifestanti hanno applicato leggi speciali che in Italia sarebbero sicuramente incostituzionali, come quella che prevede la possibilità di prolungare il fermo fino a 14 giorni”.

Intanto ieri ha espresso vicinanza in una nota il consiglio comunale mentre uno striscione è stato esposto da uno dei balconi del municipio con cui si chiede con forza la liberazione dell’attivista di sinistra partinicese.